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Ucraina, gli americani accusano la Russia: “Ritiro falso”

Il governo degli Stati Uniti d’America non crede per niente all’annuncio del ritiro dell’esercito russo dai confini con l’Ucraina. Anzi, parla addirittura di 7.000 uomini in più schierati nelle ultime ore. Versione seccamente smentita da Mosca che ribalta l’accusa contro i suoi avversari storici, accusandoli di essere stati colpiti da “isteria anti russa”. Nonostante gli annunci dei fedelissimi di Vladimir Putin sull’avvio delle operazioni di ritiro, resta dunque fitto il mistero sui veri piani del Cremlino.

Ucraina, guerra di accuse tra Usa e Russia

Un alto funzionario dell’amministrazione Biden parla apertamente di annuncio “falso” in merito al ritiro delle truppe russe dai confini con l’Ucraina. Secondo gli americani, dunque, mosca potrebbe lanciare la sua offensiva “in qualsiasi momento”. “Ieri il governo russo ha detto che stava ritirando le truppe dal confine con l’Ucraina – spiega il funzionario ai giornalisti – Hanno ricevuto molta attenzione per questa dichiarazione, sia qui che in tutto il mondo. Ma ora sappiamo che era falso. Abbiamo ora confermato che negli ultimi giorni la Russia ha aumentato la sua presenza di truppe lungo il confine ucraino di ben 7000 soldati”.

“La polizia stradale sta scortando convogli di equipaggiamenti militari che stanno tornando alle basi di partenza al termine di un’esercitazione militare in Crimea. La polizia stradale ha già scortato circa 10 convogli con carichi di grandi dimensioni, pesanti e pericolosi”, ribattono invece da Mosca. Secondo i russi, “l’isteria anti-russa” degli americani “non consente” loro di rapportarsi “obiettivamente” alla situazione vissuta sul campo in Ucraina.

“Abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni rilasciate dal portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price, espresse il 16 febbraio in un’intervista alla CNN. – recita una nota diplomatica ufficiale – Il funzionario ha cercato ancora una volta di accusare la Russia di diffondere disinformazione sulla situazione in Ucraina. È ovvio che il volano dell’isteria anti russa che si è diffusa negli Stati Uniti non consente ai colleghi americani di guardare le cose in modo obiettivo. L’autoipnosi sull’inevitabilità dell’attacco russo persiste”.

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