Se siete sportivi (o anche se, all’opposto, non lo siete e cercate online informazioni su come rimanere in forma) sicuramente vi sarete imbattuti nella pubblicità di una o più app e sistemi informatici utili a chi pratica sport.
La tecnologia ha cambiato e sta cambiando il nostro modo di approcciarci, praticare e raccontare lo sport, sia come fruitori di impianti e infrastrutture sportive sia come praticanti di discipline sportive, che come aziende e brand il cui business sono attrezzature e abbigliamento sportivo.
Ma cambiando come?
C’è chi cerca il modo di condividere un momento piacevole insieme agli altri, chi ha bisogno di un sistema di controllo e validazione dell’allenamento effettuato, chi vive lo sport come competizione e vuole mettersi in relazione con altre persone che hanno la stessa visione, chi vuole un vero e proprio personal trainer che lo guidi nella pratica sportiva. In più, ogni disciplina sportiva ha le sue specificità. In teoria questa guida dovrebbe riguardare tutti gli sport, ma è impossibile farlo in questa sede; proveremo invece a raccontare alcuni dei sistemi più utilizzati dagli sportivi per offrire una panoramica di come lo sport viene vissuto oggi, di come ci si può allenare, condividere esperienze, acquisire nuove informazioni e fare acquisti grazie alle app per lo sport.
1. Lo sport in versione social
L’idea di utilizzare il web per condividere esperienze sportive ha sfiorato tanti startupper negli ultimi anni. Alla base c’è l’esigenza di incontrare virtualmente persone con cui condividere la propria passione e, al contempo, sfruttare i vantaggi che la tecnologia offre per vivere lo sport in modo nuovo.
Da Fubles per il calcetto a Swim per il nuoto, ogni disciplina ha la sua app dedicata e, spesso, questo tipo di sistemi partono dall’offerta di funzionalità strettamente tecnologiche (come la misurazione delle bracciate nel nuovo, del tragitto effettuato nella corsa o delle pedalate nel ciclismo) per poi abbracciare funzionalità più complesse come la condivisione dell’esperienza sportiva, la competizione virtuale, lo studio di piani di allenamento o l’elaborazione di percorsi nel territorio con un’attitudine che sfiora il marketing turistico più che quello sportivo.
È interessante notare come a partire dai dati si passi alle emozioni, e come da semplici luoghi “informativi” e strumentali a un fine preciso (allenarsi, rilevare il proprio tragitto con il GPS) le piattaforme diventino social: si racconta la propria esperienza sportiva con parole o immagini, si creano gruppi, ci si confronta e ci si mette in competizione e, non da ultimo, le aziende fanno branding o vendono direttamente i propri prodotti o servizi.
In questo senso è estremamente interessante l’esempio di Strava: piattaforma multidisciplinare nata per il turismo e la corsa, ha esteso oggi le proprie funzionalità a molti altri sport come sci, kitesurf, crossfit, kayak, pattinaggio in linea, arrampicata su roccia, surf, fino al triathlon.
Strava è usato da atleti professionisti e semplici amatori: abbinandone l’utilizzo a dispositivi rilevatori di sforzo come un cardiofrequenzimetro, un powermeter o un ciclocomputer GPS si possono misurare le proprie performances, e non solo in termini statistici: attraverso il “sufferscore” la piattaforma misura lo sforzo, il grado di difficoltà del percorso effettuato (la conditio sine qua non quindi sembra essere una distanza geografica da percorrere, con qualsiasi mezzo) in relazione a tempo, distanza e velocità. E da qui si sviluppa la competizione social: si vincono coppette o corone, si entra in relazione con sportivi di tutto il mondo.
La gara è sempre aperta, e per alcuni lo sport non ha più senso se non su Strava. Addirittura si possono catalogare i chilometri percorsi dai “mezzi” (che siano le scarpe da ginnastica o la bicicletta) per tenerne sotto controllo l’usura e ricordarsi di sostituirli e fare manutenzione nel tempo.
2. Allenamenti programmati in formato tascabile con le migliori app per gli sportivi
Squat per i glutei, workout che promettono la forma perfetta in sole 6 settimane, piani di allenamento di tutti i tipi sono ormai accessibili via app (in media 50/60€ l’anno per la versione premium di una delle tante app disponibili). Da fare a casa propria, quando si vuole, in maniera totalmente personalizzata. Comodo!
Due app molto note appartengono a questa categoria: Runtastic e Sworkit. Sono certamente tra le migliori app per gli sportivi. La prima è un vero e proprio must per i runners di tutto il mondo; la seconda è adatta a chiunque voglia allenarsi a casa propria e mettersi (o rimettersi) in forma. I piani di allenamento sono suddivisi per grado di difficoltà e ognuno risponde a un obiettivo: tonificare i muscoli, perdere peso, acquisire forza fisica. App di questo tipo somigliano ai corsi on line delle grandi università del mondo (ne avevamo parlato qui): sapere di qualità a portata di tutti, a costi ridottissimi, stanno cambiando il modo di fare sport e reso popolari informazioni prima non accessibili se non in presenza di un personal trainer.