Una storia che ha fatto discutere e che non ha mancato di scatenare polemiche, quella dell’elemosiniere del Papa che ha riattaccato la corrente al palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme 55. Un episodio che è la perfetta sintesi dello scontro in corso da mesi tra la Chiesa e quel Matteo Salvini che, non a caso, è voluto intervenire nella vicenda, auspicando che lo stesso Konrad Krajewski si occupasse ora di pagare le bollette, per un totale di 300 mila euro.

“Finalmente hanno luce e gas – prosegue Krajewski – Adesso tutto dipende dal Comune, aspettiamo che riaprano gli uffici… Cosa vuole, era una situazione particolare, disperata… Lo ripeto: mi assumo tutta la responsabilità. Dovesse arrivare, pagherò anche la multa”.
A chi sostiene che in passato abbia avuto delle esperienze da elettricista, il cardinale ha risposto negando un simile curriculum: “Ma no, questo no! In Polonia abbiamo avuto un presidente, Lech Walesa, che era stato elettricista, si saranno confusi con lui! Io non sono un elettricista, sono un liturgista. Ma in fondo i liturgisti accendono candele, spostano i microfoni, qualcosa ne capiscono…”.Sicilia, disastro Lega. Umiliati i candidati di Salvini