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L’Europa ci chiede scusa: “Non vi siamo stati vicini, ma ora sarà diverso”

Un momento delicatissimo, quello che sta vivendo il mondo in queste ore. Con l’emergenza coronavirus che continua a far registrare numeri preoccupanti più o meno ovunque, a partire dagli Stati Uniti dove in sole 24 ore il numero dei morti è aumentato di quasi 900. E con la Spagna che continua a mostrare segnali di estrema difficoltà sul fronte sanitario, con gli ospedali intasati e una difficoltà estrema in tutto il Paese nell’assistenza ai pazienti. Un contesto drammatico nel quale l’Europa ha teso la mano all’Italia, ammettendo almeno in parte i suoi errori durante le fasi iniziali della crisi. 

Ursual von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha infatti dedicato parole forti al nostro Paese, dopo giorni ad alta tensione: “L’Italia è stata colpita dal coronavirus più di ogni altro Paese europeo. Siamo testimoni dell’inimmaginabile. Migliaia di persone sottratte all’amore dei loro cari. Medici in lacrime nelle corsie degli ospedali, col volto affondato nelle mani. Un paese intero – e quasi un intero continente – chiuso per quarantena”.A Repubblica, la von der Leyen ha chiarito con una lettera: “Ma il Paese colpito più duramente, l’Italia, è diventato anche la più grande fonte di ispirazione per noi tutti. Migliaia di italiani, personale medico e volontari, hanno risposto alla chiamata del governo e sono accorsi ad aiutare le Regioni più colpite. Oggi l’Europa si sta mobilitando al fianco dell’Italia anche se purtroppo non è stato sempre così. Perciò bisogna riconoscere che nei primi giorni della crisi, di fronte al bisogno di una risposta comune europea, in troppi hanno pensato solo ai problemi di casa propria mentre non si rendevano conto che possiamo sconfiggere questa pandemia solo insieme, come Unione”. “È stato un comportamento dannoso – ha ammesso la von der Leyen – e che poteva essere evitato, tanto più che in questi giorni la distanza tra individui è fondamentale per la nostra sicurezza: la distanza tra nazioni europee, al contrario, mette tutti in pericolo”. “Nel frattempo – ha però garantito la von der Leyen – l’Europa ha cambiato passo, tanto da voler dare una mano, stanziando nuove risorse per finanziare la cassa integrazione. Fino a cento miliardi di euro in favore dei Paesi colpiti più duramente, a partire dall’Italia stessa, per compensare la riduzione degli stipendi di chi lavora con un orario ridotto”.

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