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Licia Ronzulli torna a Dritto e rovescio dopo la lite con Montesano

Licia Ronzulli non molla di un millimetro. La senatrice di Forza Italia, molto vicina a Silvio Berlusconi, la scorsa settimana si è resa protagonista di polemiche infuocate nello studio di Dritto e Rovescio. Nella puntata di giovedì 21 ottobre del programma condotto da Paolo Del Debbio, la Ronzulli si è scontrata prima con Giuseppe Cruciani sul tema del vaccino e del green pass, per poi perdere definitivamente la pazienza di fronte alle parole pronunciate dall’attore Enrico Montesano. Il 28 ottobre la Ronzulli decide di tornare sul ‘luogo del delitto’. Ma non fa in tempo ad accomodarsi che è subito scontro con lo stesso Cruciani e con Maurizio Belpietro.

Licia Ronzulli torna a Dritto e rovescio

È una Licia Ronzulli inizialmente placida e pacata quella che partecipa a Dritto e rovescio per la seconda volta consecutiva. La senatrice azzurra racconta di essere stata oggetto di migliaia di commenti di odio sui social network dopo la discussione avuta con Montesano. “Sono arrivati persino a minacciare di morte mio padre”, si sfoga. Lei, comunque, nonostante le minacce, non ci pensa proprio a cambiare idea sulle persone che non si vaccinano. Continua a ritenerle dei “parassiti”.

Una posizione estrema che provoca la reazione indignata del conduttore del programma radiofonico La Zanzara. Secondo Cruciani, infatti, è inconcepibile che la Ronzulli la pensi in questo modo, anche se rispetta il suo punto di vista. Lei lo accusa anche di fomentare l’odio e le divisioni sociali durante le sue trasmissioni. Ma lui rivendica le sue convinzioni sull’emergenza pandemica in atto, invitando la sua interlocutrice a denunciarlo.

Arriva poi il turno di Belpietro che legge un pezzo di Repubblica che, a suo dire, dimostrerebbe l’inefficacia del green pass. “Crollano le prime dosi, l’immunità di gregge slitta a febbraio”, legge il titolo del quotidiano per smentire la Ronzulli che ha appena parlato di immunità di gregge ai primi di dicembre. “Noi ci auguriamo”, prova a puntualizzare la senatrice azzurra. “Gli auguri facciamoli a Natale”, la striglia però il direttore de La Verità. “Qualsiasi statistica dimostra che non è possibile raggiungere l’immunità di gregge”, taglia corto il giornalista.

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