Sono passate ormai alcune settimane dalla morte della moglie Lucia Lagrasta, ma il dolore di Lino Banfi è ancora vivo e acuto. Il popolare attore pugliese si presenta nello studio di Verissimo per raccontare alla conduttrice Silvia Toffanin quali siano le sue sensazioni dopo un po’ di tempo che la cara consorte lo ha lasciato. Lui riesce a stento a trattenere la commozione, ma regala comunque al pubblico alcuni momenti di emozioni vere.
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Lino Banfi parla della moglie a Verissimo
È dura, è dura. – Lino Banfi ammette a Verissimo di stare vivendo dei momenti difficili dopo la morte della moglie – Le persone che vivono insieme da una vita, attaccati come la colla e la carta, se improvvisamente strappi la colla e la carta, non c’è modo di rimetterla insieme. È tutto così frastornante, strano. Io stavo seguendo la sceneggiatura dell’Alzheimer, la seguivo bene, sapevo la parte a memoria. – racconta l’attore – Il professore mi diceva: ‘Lino adesso siamo in una fase in cui ogni film che vede, ogni trasmissione che vede, dice che l’ha già vista. Abituati a questa cosa’. E io, quando capitava, rispondevo che non me lo ricordavo e lei: ‘Forse tu non c’eri quel giorno’. Poi il professore mi diceva di dirle che li avevo visti pure io, così è più contenta: ‘Altrimenti capisce che c’è qualcosa che non va’. E io: ‘Adesso mi ricordo, l’ho visto, l’ho visto. Rivediamolo se ti va’. E così siamo andati avanti”.
“Improvvisamente è cambiata la sceneggiatura, il film, la scenografia. – spiega poi Lino Banfi al pubblico di Verissimo – Dopo l’Alzheimer sono arrivate le crisi epilettiche. Quindi prendeva antiepilettici che sono farmaci terribili, però ci vogliono per bloccare alcune cose. Dopo un po’ mi hanno detto: ‘Lino, ci dispiace dirtelo, ma abbiamo fatto la risonanza ed è subentrata un’altra cosa, si vedono delle macchie al cervello’. Dopo due giorni, tumore al cervello. Tutta un’altra sceneggiatura, tu non capisci più niente. Ti dico una cosa che non ho detto ancora a nessuno. – confida a Silvia Toffanin – Nonostante io sia cattolicissimo, quel giorno mi sono arrabbiato. Ma quell’arrabbiatura, nell’arco di due giorni, quando capii la vera situazione, si trasformò in una supplica: ‘Ti supplico falla morire’, siamo arrivati a questo punto”.
Lino Banfi commosso
“Come farò ad abituarmi a vivere senza mia moglie? È difficile. Lucia è morta quasi con il sorriso sulle labbra, perché non soffriva più. Non era cosciente. Se ho paura? Fra quattro anni avrò paura, perché la paura fa 90. Oggi ho 86 anni e ho deciso che dopo i 90 voglio due anni di tempi supplementari. Quindi me ne devono dare ancora sei. Nel frattempo sto parlando con chi di dovere (Dio, ndr) per dare un posto a Lucia. È morta negli stessi giorni di Maurizio Costanzo, saranno andati insieme a chiedere i giudizi. Ho chiesto se la fanno diventare il mio angelo custode, perché c’è una canzone di Renga che mi piace e che fa ‘Angelo prenditi cura di lei’ e che in questo caso diventerebbe: ‘Angelo prenditi cura di lui’”, Lino Banfi conclude così la sua struggente intervista a Verissimo.
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