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Non è l’Arena, Cacciari: “Se Putin è Hitler allora andiamo a fare la guerra”

Massimo Cacciari ospite di Massimo Giletti nell’ultima puntata di Non è l’Arena. Il filosofo discute con il conduttore degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina. Giletti gli chiede di commentare il recente discorso a Varsavia, in Polonia, dal presidente americano Joe Biden che ha definito Vladimir Putin un “macellaio”. E Cacciari non fa sconti all’inquilino della Casa Bianca.

Massimo Cacciari a Non è l’Arena

Giletti definisce “discorso da bar” quello fatto da Biden a Varsavia. “Chi ha delle responsabilità importanti non può dire quello che ha detto”, aggiunge mostrando le immagini di Biden al suo ospite. “Un dittatore, deciso a ostruire un impero, non cancellerà mai l’amore della gente per la libertà. E la brutalità non ridurrà mai la sua volontà di essere libera. – arringa la folla l’inquilino della Casa Bianca – L’Ucraina non sarà mi una vittoria per la Russia. Perché persone libere si sono rifiutate di vivere in un mondo di disperazione e oscurità. Avremo un futuro diverso e luminoso. Quest’uomo non può rimanere al potere”, conclude riferito a Putin che viene bollato anche come un “macellaio”.

“È un classico delle guerre di religione quello di porre che dalla parte mia sta l’umano, dall’altra sta la bestia. – commenta a caldo Cacciari – Quello che deve essere chiaro a tutti è che qui siamo in presenza di un’escalation che mi auguro sia soltanto verbale. Perché se questa escalation verbale copre un vuoto totale di iniziativa politica e programmatica, la tragedia per l’Ucraina è destinata a durare magari per mesi o anche di più. Con le devastazioni, con i morti, con ferite poi non più rimarginabili anche sul piano umano e culturale”.

“Quindi mi auguro che sia soltanto un’escalation verbale dettata da esigenze di propaganda. – aggiunge ancora Cacciari – La metto nei termini più ragionevoli possibili. Perché mi rifiuto di pensare che un discorso di quel genere presenti una strategia politica. Perché altrimenti c’è da dire soltanto una cosa. Se diciamo che Putin è Hitler, bisogna che noi italiani ci mettiamo a diventare gente matura e a ragionare. Se diciamo che è un pazzo, un criminale, un macellaio, un assassino, che è Hitler, allora armiamoci e andiamo a fare la guerra anche noi. Perché contro Hitler io voglio essere in prima linea. Quindi chiedo di essere arruolato contro Hitler, se si ritiene che Hitler sia Putin redivivo. Se è Hitler non mando gli ucraini a combatterlo, ci vado anche io2, conclude con questa provocazione.

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