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Non è l’Arena, Utkin vs Maistrouk: “Non credo ai gulag”, “Persone stanno già sparendo”

Lo scontro tra russi e ucraini si trasferisce anche in tv. È il caso di Non è l’Arena, il talk show di La7 condotto da Massimo Giletti. Durante l’ultima puntata, il conduttore decide di invitare il giornalista russo Evgeny Utkin e il collega ucraino Vladislav Maistrouk. Utkin nega decisamente che la Russia stia deportando nel suo territorio cittadini ucraini come se ci fossero ancora i gulag. Ma Maistrouk lo smentisce.

Scontro tra Maistrouk e Utkin a Non è l’Arena

Giletti domanda ai suoi ospiti di commentare le rivelazioni appena trasmesse del dissidente russo Vladimir Osechkin, secondo il quale “le forze speciali russe stanno preparando nuovi campi di prigionia, come i gulag. Stanno preparando un repressione di massa”. “Ho appreso da voi di quel dissidente. – replica il russo Utkin a Non è l’Arena – Per me è difficile commentare perché non sono dentro i servizi segreti o militari russi e quindi non so che dissenso c’è. A me da lontano non sembra che ci sia un dissenso molto forte, almeno nei servizi segreti”.

“Poi non posso credere a quello che dice sul conflitto che si starebbe allargando, che la Russia vuole attaccare la Polonia e prendere i Paesi baltici. – prosegue Utkin – Perché anche io temo il conflitto paneuropeo. Non ho detto terza guerra mondiale, però c’è il rischio anche di quello. Lui dice che adesso rischiamo che alla Russia non basterà l’Ucraina, ma vorrebbe addirittura il Giappone. E ancora meno credibile è questa cosa dei campi di concentramento o gulag come nella seconda guerra mondiale”.

“Le persone nelle aree occupate come Kerson stanno già sparendo. – interviene deciso l’ucraino Maistrouk – Quindi questa cosa come me la spiega lei? Oppure le persone che scappano da Mariupol vengono indirizzate verso la Russia senza che lo vogliano. Questa cosa come la chiama lei?”, incalza ancora il suo interlocutore. “O parliamo in modo serio o ci diamo dei russofobi, dei nazisti e la finiamo qui. – si sfoga ancora Maistrouk – I campi di concentramento, i gulag, sembra ci siano su tutto il territorio in Russia. Però gli ucraini stanno già sparendo. I giornalisti vengono rapiti. Una mia collega è stata tenuta per una settimana in prigionia. Costretta a filmare dei video propagandistici pro Russia. Ma vi rendete conto?”, conclude polemico.

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