Durissimo scontro durante l’ultima puntata di Piazzapulita tra il conduttore Corrado Formigli e il deputato del Pd Andrea Romano. L’ospite del talk show di La7 si lamenta del fatto che i giornalisti non dovrebbero offrire una platea televisiva a personaggi, italiani o russi che siano, che negano i tragici fatti della guerra in Ucraina. Formigli difende il suo mestiere spiegando che il contraddittorio tra gli ospiti è fondamentale. Ma Romano non sente ragioni e allora il conduttore perde definitivamente la pazienza.
“Voi vi dovete mettere in testa una cosa. Che i giornalisti fanno di mestiere il contraddittorio. Quindi se qualcuno dice una bischerata, c’è un giornalista che gli dice ‘questa è una bischerata’. E se lei questa cosa non la sa, se la vada a studiare. E che cavolo”, sbotta Formigli contro Andrea Romano. “Richiamo un classico dell’etica del giornalismo. – ribatte subito il deputato del Pd – Se c’è un dibattito tra uno che dice che ci vuole l’ombrello e uno che dice che non ci vuole, il compito del giornalista non è moderare il dibattito, ma aprire la finestra e vedere se piove”.
“È quello che facciamo regolarmente”, prova a difendersi Formigli. “Io non ce l’ho con lei”, prova ad abbassare i toni Romano. “Ma no, ma chi decide chi lo fa e chi non lo fa”, ribatte però un Formigli ormai visibilmente stizzito. “Sto richiamando il fatto che se io non posso mandare in onda uno spot in cui si dice ‘comprate queste mele che combattono la puzza dei piedi’, non posso legittimamente sostenere in un dibattito pubblico, come se avessero la stessa dignità, le tesi dei fatti per cui in Ucraina ci sono civili massacrati da Putin e le tesi di coloro che dicono che quei morti non ci sono”, tiene il punto il deputato Dem.
“Va bene. Ha espresso la sua opinione. Non mi voglio accalorare troppo. Calma zen. – si placa allora Formigli – Questa rappresentazione dei talk show è totalmente grottesca perché non avviene mai quello che lei ha raccontato”. Romano tenta di intervenire, ma il conduttore lo stoppa subito: “Non deve parlare”.
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