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Zelensky all’Onu, Travaglio: “Se lo avessimo ascoltato saremmo a terza guerra mondiale”

Marco Travaglio non fa sconti a Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha da poco tenuto un discorso di fronte all’assemblea dell’Onu quando il direttore del Fatto Quotidiano si collega con lo studio di Otto e mezzo. La conduttrice Lilli Gruber gli domanda subito la sua impressione su quanto dichiarato da Zelensky. E l’analisi di Travaglio è spietata.

Travaglio attacca Zelensky

La Gruber ricorda al suo ospite che poche ore prima “Zelensky è intervenuto all’Onu con un attacco durissimo. Ha chiesto un processo di Norimberga per Putin come per i nazisti. Ha chiesto l’esclusione della Russia dal Consiglio di sicurezza. E alla fine ha detto che se l’Onu è solo parole vuote può anche chiudere. Che idea ti sei fatto di questo intervento?”, domanda a Travaglio. “Intanto mi sono fatto l’idea che se il mondo avesse ascoltato tutto e avesse seguito parola per parola quello che ha chiesto Zelensky in questi 41 giorni di guerra, saremmo già alla terza guerra mondiale perché avremmo concesso all’Ucraina la no-fly zone provocando uno scontro aereo tra caccia Nato e russi”, sentenzia subito il direttore del Fatto.

epa09871943 President Volodymyr Zelensky of Ukraine appears on screen and speaks during a United Nations Security Council meeting on the situation in Ukraine amid the Russian military invasion, at the United Nations headquarters, in New York, New York, USA, 05 April 2022. EPA/PETER FOLEY

“Per fortuna l’Occidente sta dando la massima solidarietà a un popolo aggredito, come è doveroso, ma poi fa la tara a quello che dice Zelensky che non sempre dice cose calcolandone le conseguenze. – prosegue Travaglio – Il processo di Norimberga è una bellissima esercitazione retorica. Purtroppo semplicemente impossibile perché per processare Putin alla Corte dell’Aia bisogna arrestarlo. In secondo luogo bisognerebbe che l’Ucraina riconoscesse la Corte dell’Aia. – polemizza ancora con il governo di Kiev – Cosa che non ha mai fatto perché altrimenti ci sarebbero finiti alcuni fiancheggiatori delle truppe ucraine. I famosi nazisti del battaglione Azov che si sono macchiati di orrori spaventosi per otto anni nel Donbass ai danni delle popolazioni russofone”.

“Inoltre gli americani dovrebbero avvertire Biden che essi stessi non riconoscono quella Corte. Come non la riconosce la Russia – affonda ancora il colpo Travaglio – Per una ragione molto semplice, che se la riconoscessero sarebbero i primi a finirci. Visto che di crimini contro l’umanità gli americani ne hanno commessi a bizzeffe insieme ai loro alleati, italiani compresi, in Iraq e in Afghanistan. I russi in Cecenia, Georgia e Siria. In quel tribunale vengono processati i vinti dei Paesi di solito più sfigati dopo che hanno perso le guerre”, conclude.

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