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Ddl Zan, la senatrice di Forza Italia si commuove in Aula dopo il coming out: “Mia madre…”

Barbara Masini, senatrice di Forza Italia, intervenendo in Aula per il dibattito sul Ddl Zan non nasconde la sua commozione, dietro la mascherina, spiegando che “sarebbe un peccato se questa legge non passasse”. Poi ha raccontato la sua esperienza personale: “Quando capì di me mia madre mi disse `ho paura per te´, è comprensibile, i genitori è normale si preoccupino. Ma non tutti sono costretti ad avere paura per una società immatura”. Poi Barara Masini azzurra ringrazia la sua capogruppo Anna Maria Bernini “per la sensibilità dimostrata nei miei confronti”. (Continua a leggere dopo la foto)

Mercoledì Masini non ha partecipato al voto che chiedeva la sospensiva della legge in Aula, richiesta appoggiata anche da Forza Italia. Masini, che sul testo contro l’omortansfobia ha votato con la maggioranza (Forza Italia, contraria al ddl, ha lasciato libertà di coscienza ai suoi parlamentari), poi si è rivolta a quanti osteggiano il disegno di legge: “A voi tutti auguro di poter guardare negli occhi i vostri cari. Quelli di oggi e quelli di domani, e anche quelli che un domani saranno diversi dai vostri desideri. E poter dire loro, io nel mio piccolo ti ho protetto dalla paura”, ha detto. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi ha ringraziato il suo partito, Forza Italia, “per il rispetto che mi ha sempre dimostrato”. Pochi minuti prima il suo intervento si era concentrato sulla speranza che il ddl Zan venga approvato: “Sarebbe grande la sconfitta di veder morire un disegno di legge che in 25 anni , tutte le volte che è stato tentato un iter legislativo, non l’ha terminato, affossato in uno dei due rami del Parlamento”. (Continua a leggere dopo il video)

Ha concluso Masini: “Venticinque anni in cui una comunità di persone è costretta a sentirsi figlia di uno Stato minore, venticinque anni in cui l’Italia indietreggia rispetto a posizioni di civiltà presenti negli altri Paesi a noi fratelli per cultura e livello democratico, dove leggi come questa sono state votate da governi di tutti i colori politici”.

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