Un’indagine dai dettagli sempre più raccapriccianti, quella condotta tra Massa e La Spezia e che ha portato all’arresto di tre persone, un avvocato di 70 anni e due donne, una mamma e la figlia di 22. Sono tutti accusati dalla Procura della città ligure a vario titolo di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile e violenza sessuale su minore e prostituzione minorile. Stando a quanto emerso, la donna avrebbe venduto le due figlie minori, di 17 e 13 anni, al legale, il quale intratteneva una relazione con la 22 enne in cambio di soldi, regali e la promessa dell’acquisto di una casa.
Poi, come ricostruito dal quotidiano Il Tirreno, nell’ottobre 2019 a ottobre avevano preso fuoco tre auto ad Arcola. I carabinieri di Sarzana avevano scoperto che il proprietario di quelle vetture ospitava abitualmente due ragazzine minorenni, una coppia di sorelle di 17 e 13 anni. Così era nata l’operazione ribattezzata “Shangai”, al termine della quale era alla fine emersa la verità.
Per la procura di Genova l’avvocato massese, sfruttando il legame con la compagna, avrebbe compiuto vari atti sessuali con la bambina di 13 anni. In alcune intercettazioni telefoniche l’uomo parlando con la sua vittima avrebbe fatto esplicito riferimento ai loro incontri hard. La Procura ha scoperto poi che erano state la mamma e la sorella delle due minorenni a “venderle” al 70 enne in cambio di denaro, regali e addirittura la promessa di un casa. Sarebbe stata la 22 enne, compagna dell’avvocato, a organizzare e incoraggiare gli incontri privati tra il compagno e le sorelle minorenni, convincendole a compiere atti sessuali, il tutto con il consenso della madre.
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