Una soluzione alla crisi, a oggi, continua a non esserci. Troppi gli argomenti che rimangono ancora sul tavolo, dal MEs alle politiche sul lavoro passando per sanità e infrastrutture. Tanti i nomi da incastrare sullo scacchiere, in un gioco che vede i partiti continuare ad avanzare pretese e porre veti. La strada per il Conte ter, insomma, è tutta in salita. Con Renzi che in queste ore ha invocato una soluzione “a breve” tutt’altro che semplice. E con il Colle tornato a farsi sentire. 
Nel caso in cui il Colle venga chiamato comunque in causa per togliere le castagne dal fuoco a tutti, però, per i partiti la scelta non sarebbe indolore. Secondo Tpi, Mattarella avrebbe fatto capire: “Non toccheranno più palla e non avranno più alcuna voce in capitolo”. Scordarsi, dunque, la possibilità di esprimere un qualche potere di veto sulle successive scelte del presidente.
La volontà d Mattarella è in ogni caso quella di prendere una decisione definitiva nel giro di poco. Il termine ultimo è fissato per la fine della settimana, tra sabato 6 e domenica 7 febbraio. Se per quella data i partiti avranno trovato finalmente un’intesa, bene. Altrimenti, non sarà più possibile aspettare, e il Colle farà la propria mossa.Renzi, fumata nera: “Zero assoluto sulla Giustizia, per ora niente accordo”