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Bassetti minacciato di morte in diretta tv, abbandona lo studio di Zona Bianca

Matteo Bassetti nuovamente protagonista di un talk show televisivo. Stavolta con un giallo. L’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova abbandona ad un certo punto il collegamento con lo studio di Zona Bianca. La spiegazione del suo gesto la dà il conduttore Giuseppe Brindisi. Bassetti avrebbe ricevuto dieci minacce di morte sul suo telefonino durante l’infuocato dibattito su vaccini e green pass sostenuto con l’avvocato Renate Holzeisen.

Matteo Bassetti

“Ho grande stima della trasmissione ma stiamo esagerando. – sbotta a un certo punto Bassetti contro l’avvocato Holzeisen che spesso difende i no vax – Stiamo facendo un cattivissimo servizio. Io potrei lasciarvi e vado a fare altro. Stiamo facendo del male agli italiani. Scusatemi ma non è accettabile. O la finiamo o io me ne vado. – minaccia il medico – Mi sono rotto le scatole di questa gente. È un errore dar voce ai no vax. Fate parlare avvocati, qui parliamo di vaccini e salute della gente. Portate dei medici e ci confrontiamo con loro, questa è cattiva informazione”.

Brindisi prova a placare la sua ira. “La sua irritazione è anche la mia, ma dobbiamo dar spazio a varie voci. Io sono d’accordo con lei che i medici dovrebbero parlare con i medici e gli avvocati con gli avvocati ma vogliamo dar spazio a varie voci”, si giustifica il conduttore di Zona Bianca. Ma purtroppo, dopo la pausa pubblicitaria, mentre nel blocco successivo interviene l’europarlamentare Francesca Donato, anche lei contraria al vaccino anti Covid, la sedia di Bassetti appare vuota.

“Matteo Bassetti è andato via perché, mentre eravamo in onda, ha ricevuto dieci minacce di morte sul telefonino. – spiega allora il conduttore dopo un’altra pausa pubblicitaria – È questo il clima che stiamo vivendo nel nostro Paese. È questo il clima che caparbiamente noi cercheremo ogni volta nella Zona Bianca di modificare, di cambiare. Matteo Bassetti sarà ancora nostro ospite. Voglio soltanto dire che quello che pensa noi lo rispettiamo. Abbiamo pronta la copertina del suo libro? In qualche modo lo omaggiamo così”, conclude.

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