Il giorno del silenzio elettorale, quello che precede l’ingresso alle urne degli italiani. E che ancora una volta è stato segnato dalle polemiche. In particolare, nel mirino è finito il ministro dell’Interno Matteo Salvini, reo di non aver arrestato la sua imponente macchina della propaganda social. “Domani dalle 7 alle 23 scriviamo insieme il Futuro. #DomenicavotoLega, #stavoltavoto, #stavoltavotoLega”, ha twittato il leader della Lega. Che ha anche postato, sempre nel giorno del silenzio elettorale, foto e video con ringraziamenti vari a chi ha partecipato ai suoi comizi in giro per l’Italia utilizzando l’hashtag #domenicavotoLega.
Interventi sui social che hanno scatenato malumori e polemiche in rete. In tanti sottolineano che il ministro dell’Interno dovrebbe vigilare sul silenzio assenso e non violarlo.”Ministro ci sono alcune persone che non rispettano il silenzio elettorale, mi chiami subito il ministro dell’Interno” ironizza anche qualcuno sui social.
Sulla questione è intervenuto tra gli altri, sempre su Twitter, anche l’ex segretario del Pd Matteo Renzi. “Salvini dovrebbe dare l’esempio rispettando il silenzio elettorale che invece sta violando” ha scritto Renzi ricordando anche “le figuracce che l’Italia ha fatto per colpa di parlamentari assenteisti come lui”.
Una linea condivisa anche da Laura Boldrini, che a sua volta è andata all’attacco di Salvini: “Abbiamo un Ministro dell’Interno che non lavora, sempre in giro a fare comizi. Almeno oggi poteva sfruttare questa occasione per sbrigare qualche pratica E invece no, viola il #SilenzioElettorale e come al solito passa la giornata a twittare #SeQuestoÈUnMinistro”.
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