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“Medici per sempre”: le due pediatre in pensione di nuovo in corsia per fare tamponi

Anche in questa seconda ondata di Covid-19, la Lombardia risulta ancora la regione d’Italia più colpita. Le strutture ospedaliere di tutto il territorio lombardo sono ormai in sofferenza, e per sopperire alla mole di lavoro di medici ed infermieri, il governo ha pensato di delegare parte del lavoro ai medici di base. I loro ambulatori diventano così un avamposto di frontiera per la lotta all’epidemia da Covid-19, il primo punto di riferimento per quanti abbiano la necessità di effettuare un tampone e una valvola di sfogo per alleggerire la pressione sui Pronto soccorso. Per dare una mano ai loro colleghi, Letizia Raimondi e Susanna Giolla, due pediatre a riposo per raggiunti limiti di età, hanno deciso di tornare a lavoro, a Milano, per effettuare tamponi rapidi: “Tutti ci chiedono: chi ve l’ha fatto fare? – raccontano le due pediatre in un intervista con Repubblica– la pensione è un diritto ma non significa che da oggi a domani non siamo più medici: se possiamo, è giusto dare una mano”.

Le dottoresse raccontano la disperazione di alcuni loro ex pazienti alle prese con un sistema sanitario lombardo fortemente provato nella prima ondata di Covid-19: “Durante la prima ondata più di una famiglia mi ha contattato disperata perché i numeri messi a disposizione dal comune e dalla Asl non rispondevano”. La passione per il loro lavoro e il ricordo dell’impotenza nel poter aiutare questi genitori abbandonati a se stessi, forse sono stati proprio i due principi che hanno fatto sorgere nelle due pediatre la voglia di tornare a lavoro: “Questa volta volevamo dare una mano concreta in questa situazione non felice. Non sono contenta di correre dei rischi, però fa parte del ‘contratto’ con me stessa”, hanno affermato le pediatre.
“Abbiamo iniziato nella prima ondata con i bambini, che erano stati nostri pazienti e che le famiglie non riuscivano a sottoporre al tampone. Poi la voce si è sparsa e abbiamo avuto sempre più richieste anche da parte di adulti”.
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