Vai al contenuto

Messa funebre no-vax: “Non vaccinatevi, chi ha fede è protetto da Dio”

Andare a messa per onorare il padre morto un anno prima a causa del Covid, e dover sentire un’omelia no-vax. E’ quello che accaduto a Barbara Bernacchini, figlia dell’uomo di cui si celebrava la scomparsa. Secondo la donna, durante la celebrazione il parroco avrebbe pronunciato un’omelia no vax nella quale invitava i fedeli a non vaccinarsi. Il tutto sarebbe accaduto nel pomeriggio di Pasquetta, nella chiesa del Sacro Cuore a Macerata. Durante la messa avrebbe invitato i presenti a non fare il vaccino anti Coronavirus, affermando che il siero modifica la struttura del Dna. Molte delle persone presenti, secondo quanto spiega la Bernacchini, sarebbero usciti dalla chiesa indignati. “Anche io ho fatto lo stesso”, ha raccontato la ragazza a Cronache Maceratesi.

“Siamo andati ad una messa per onorare la morte di mio padre deceduto per il Covid e ci siamo ritrovati ad ascoltare un parroco no vax. E’inaccettabile”, ha dichiarato Barbara. Lei e la sua famiglia sono rimasti molto perplessi e increduli dopo l’episodio. Il prete protagonista della vicenda è don Gennaro De Filippi, il quale nega di aver mai pronunciato parole contro i vaccini. “Durante l’omelia – ha raccontato Bernacchini – il sacerdote ha invitato i presenti a non vaccinarsi, dicendo persino che il vaccino modifica il Dna. Molti dei presenti si sono alzati e sono usciti, io compresa”.

“Chi ha fede è protetto da Dio” avrebbe poi detto al culmine della sua omelia, mentre invitava i presenti a non sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid. “Sono uscita dalla chiesa – ha raccontato ancora la Bernacchini – perché un prete non è un esperto o uno scienziato e fa breccia nelle coscienze di persone semplici che ascoltano davvero quello che dice. Non puoi fare propaganda politica sfruttando il tuo ruolo”.

L’omelia è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso di indignazione della famiglia: la giovane racconta che nella parrocchia non sono rispettate le norme anti-Covid. “Non ci sono igienizzanti, le persone si ammassano e le letture vengono fatte senza mascherina – ha detto ancora la donna -. Io non lavoro da un anno perché le palestre sono chiuse e in questo posto non si rispetta alcuna norma”.

Ti potrebbe interessare anche: Vaccino a chi assiste fragili: “Io madre di un bimbo disabile ancora in attesa per la dose”