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Strage di Mestre, svolta nelle indagini, nessun malore dell’autista: ipotesi guasto all’autobus

Nuovi clamorosi sviluppi nelle indagini sulla strage di Mestre avvenuta qualche giorno fa, quando un autobus è volato giù da un viadotto per cause ancora da chiarire provocando la morte e il ferimento di decine di persone. Secondo le prime risultanze dell’autopsia effettuata sul suo corpo, infatti, l’autista Alberto Rizzotto potrebbe non aver avuto un malore, come precedentemente ipotizzato, quando il mezzo che guidava è precipitato dal cavalcavia superiore di Marghera.
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Mestre autopsia Alberto Rizzotto

Strage di Mestre: i risultati a sorpresa dell’autopsia su Alberto Rizzotto

Secondo quanto si apprende, i primi risultati dell’autopsia effettuata su Alberto Rizzotto non avrebbero evidenziato segni inequivocabili di un malore. L’autobus che guidava, appartenente alla flotta de La Linea Spa, si era spostato verso destra, strisciando per circa 50 metri lungo il guardrail del viadotto di Mestre, senza lasciare segni di frenata a terra, prima di precipitare nel vuoto. Se l’assenza di malore venisse confermata ufficialmente, le indagini dovranno concentrarsi verso altre cause, come un colpo di sonno o una distrazione. Ma l’assenza di segni di frenata o controsterzo fa riflettere.

Inizialmente l’ipotesi di un guasto all’autobus era stata scartata perché il mezzo guidato da Alberto Rizzotto aveva soltanto un anno di vita (si tratta di un modello Yutong E-12, totalmente elettrico). Adesso però questa possibilità torna prepotentemente al centro delle indagini sulla strage di Mestre. L’assenza di possibilità di controllare il mezzo potrebbe aver spinto Rizzotto a tentare di rallentare strisciando lungo il guardrail. Le lesioni emerse dall’autopsia sulle dita dell’autista potrebbero indicare un tentativo disperato di mantenere il controllo del volante.

Potrebbero infine rivelarsi decisive nei prossimi giorni le perizie sull’autobus e sulla sua scatola nera, conservata su un sistema ‘cloud’ dell’azienda cinese produttrice. Bisognerà stabilire se si sia verificato un guasto ai freni. Altre perizie, inoltre, riguarderanno il guard-rail del viadotto di Mestre e le condizioni del fondo stradale. Il 25 ottobre e il 9 novembre sono previsti ulteriori sopralluoghi sul cavalcavia, che verrà chiuso al traffico.
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