Vai al contenuto

Uccide l’ex moglie con 15 coltellate e poi dice alla figlia: “Chiama il 112, ho fatto un casino…”

Femminicidio ad Ancona, uccide l’ex moglie con 15 coltellate. “Chiama il 112, ho fatto un casino”. Si è rivolto così alla figlia minorenne, Franco Panariello. È lui, 55 anni, operaio metalmeccanico, che ha ucciso a coltellate Concetta Marruocco, infermiera di 53 anni, con cui si stava separando. Il femminicidio è avvenuto intorno alle 3 di notte nella casa di lei a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona. Avvisati dalla figlia, quando i carabinieri sono arrivati, Panariello ha indicato loro dove aveva nascosto l’arma del delitto. Si tratta di un coltello da cucina con il quale l’uomo ha sferrato 15 coltellate alla vittima. Arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato, si valuta la possibilità di premeditazione, poiché sembra aver portato il coltello con sé. (Continua dopo la foto)
Leggi anche: Strage di Mestre, dopo l’autopsia sull’autista una clamorosa svolta
Leggi anche: Uccide la famiglia e si suicida, era disperato per un debito con il fisco

Famiglia in pezzi: femminicidio ad Ancona, uccide l’ex moglie con 15 coltellate e dice alla figlia di chiamare i carabinieri

Si è consumato in pochi minuti un terribile femminicidio ad Ancona, uccide l’ex moglie con 15 coltellate. Franco Panariello e Concetta Marruocco erano separati da diversi mesi. Lei viveva a Cerreto d’Esi, mentre lui a Cancelli di Fabriano. La coppia era originaria di Torre del Greco e aveva altri due figli maggiorenni che vivono altrove. La sera precedente all’omicidio, Panariello era stato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, era tornato a casa, da cui era uscito nuovamente diretto all’abitazione della moglie, forse per avere una discussione o un chiarimento.

Sembra che sia entrato nell’abitazione usando un mazzo di chiavi che aveva conservato. Verso le 3 di mattina, ha aggredito la moglie, innescando una discussione che ha portato alle sue violente azioni. Ha colpito Concetta Marruocco ripetutamente con un coltello, infliggendole circa 15 colpi, svegliando nel frattempo la figlia che dormiva in un’altra stanza. Il procuratore Paolo Gubinelli della Procura di Ancona è giunto anche nella caserma dei carabinieri di Cerreto d’Esi in seguito all’accaduto.

Leggi anche: Strage di Mestre, ci sono 3 indagati