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“Mi picchiano se non porto soldi a casa”: il caso del bimbo rom che chiede aiuto ai carabinieri

Un’infanzia da schiavo con la madre ed i fratelli che lo costringevano a chiedere le elemosina in strada. E’ quello che è successo ad un ragazzino rom di 11 anni residente in un campo nomadi abusivo di Tor Sapienza. Esasperato dalle continue minacce e violenze subite in famiglia negli ultimi 4 anni, il bambino si è fatto coraggio ed è andato a chiedere aiuto ai carabinieri. Il suo racconto, confermato dai lividi sul corpo riscontrati dai medici del pronto soccorso, sembra aver dell’incredibile. Segni recenti e più datati che non hanno lasciato dubbi ai carabinieri di San Basilio che, davanti la porta della loro caserma, si sono trovati il piccolo: “Mia madre mi mena in testa e dietro la schiena se mi rifiuto di andare a cercare il ferro e il rame in giro per i cassonetti, e se non porto i soldi a casa”.

La madre del ragazzino, 37 anni, è stata così arrestata per maltrattamenti e lesioni aggravati su minore. Dalle indagini non ancora concluse, oltre la donna, ai pestaggi potrebbe aver partecipato anche il fratello maggiore dell’undicenne. Non solo, alla madre potrebbero essere contestati altri reati, come quello di aver impedito al ragazzino di frequentare la scuola dell’obbligo. Questo perché il piccolo, durante l’audizione protetta con una psicologa ha raccontato anche che sarebbe stata sua intenzione continuare ad andare a scuola dopo la quinta elementare, ma la madre non glielo avrebbe permesso.

Una storia drammatica, uno spaccato di quello che accade ancora nei campi rom abusivi e non della Capitale. Il padre del ragazzino è in carcere a Velletri. Non sembra per il momento coinvolto nella vicenda; mentre un amico di famiglia, chiamato zio Rocco, sarebbe sotto indagine per i suoi rapporti con il minorenne, che frequentava la sua abitazione a San Basilio. Un rifugio per il giovane, per sfuggire ai maltrattamenti della madre, ma che talvolta si sarebbe rivelato una trappola di abusi sessuali. Di cui la madre potrebbe aver pure beneficiato economicamente. La conferma però non è ancora arrivata, visto che le indagini sono ancora in corso.

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