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Migranti, feroce polemica contro il ministro Piantedosi: “Parole indegne”

Scoppia un’altra bufera sul ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Stavolta a fare indignare i partiti di opposizione sono le parole utilizzate dal ministro per commentare la terribile tragedia della morte di decine di migranti, tra cui moltissimi bambini, vicino alle coste della Calabria a causa dell’affondamento del barcone su cui viaggiavano ammassati. Tra i più infuriati con Piantedosi c’è il leader di Azione Carlo Calenda che si sfoga su Twitter.
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Il premier Giorgia Meloni

Piantedosi parla dei migranti morti in Calabria

“Rispetto a tragedie come quella di oggi, non credo che si possa sostenere che al primo posto venga il diritto e dovere di partire. – dichiara senza peli sulla lingua il ministro Piantedosi durante la conferenza stampa seguita alla tragedia dei migranti avvenuta in Calabria – E partire in questo modo. Sono stato educato anche alla responsabilità di non chiedermi sempre io che cosa mi devo aspettare io dal luogo e dal Paese in cui vivo. Ma anche quello che posso dare io al Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso”.

“Non scappano tutti dalla guerra e dalla fame. – prosegue Piantedosi parlando dei migranti – Le potrei indicare le nazionalità di maggior arrivo di queste persone, che non sono riferite all’evento di cui stiamo parlando. E non sempre si tratta di venire da luoghi dove ci sono guerre. L’unica vera cosa che va detta, affermata e raccontata è che non devono partire. Non si può immaginare che ci siano alternative da mettere sullo stesso piano al fatto che quando ci sono queste condizioni non bisogna partire. Dobbiamo lanciare al mondo questo messaggio che è etico prima di tutto”, conclude il ministro.

La reazione di Calenda

Ma le sue dichiarazioni provocano un putiferio politico. “Parole indegne dette con una prosopopea insopportabile”, sentenzia su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda, condividendo anche il video della conferenza stampa di Piantedosi in cui parla dei migranti affogati in Calabria. “Le parole di oggi e di ieri pronunciate dal ministro Piantedosi sono imbarazzanti: ma come si possono accusare quei genitori disperati che scappano da fame, guerre e povertà indicibili, di mettere in pericolo la vita dei propri figli? – si chiede invece la vicepresidente del partito di Calenda, Giulia Pastorella – Non c’è nessun ‘miraggio illusorio’ nel desiderare, per se stessi e per la propria famiglia, una vita migliore”.

“Anziché ricalcare le peggiori orme del suo sodale Salvini, usando toni così poco rispettosi verso chi ha appena perso la vita, invece di scatenare guerre sante contro chi meritoriamente salva le vite dei naufraghi, dia prova di saper affrontare politicamente la grande sfida che riguarda tutti, promuovendo un rapporto fattivo e collaborativo con l’Unione Europea, normalizzando quello con i nostri vicini come la Francia, puntando su un ruolo da protagonista equilibrato per il nostro Paese, senza contrapposizioni inutili che allontanano dalla gestione concreta dei flussi migratori”, conclude.
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