Vai al contenuto

Milano Design Week, il Brasile tra arte, innovazione e tecnologia

Proprio in questi giorni è in pieno svolgimento la Design Week a Milano, con una rappresentanza straordinaria di creatività e innovazione del Fuorisalone.

In questo contesto, straordinariamente variegato, partecipa Apex Brasil, l’agenzia brasiliana per la promozione e il commercio estero, con 65 artisti.

Leggi anche: Milano Design Week: conto alla rovescia per Salone e Fuorisalone

Lo scopo è quello di raccontare la storia del design brasiliano, dall’epoca del Modernismo degli anni ’40 fino ai giorni nostri, caratterizzati da un design estremamente sperimentale.

I progetti saranno capaci di portare i visitatori oltreoceano, attraverso un viaggio che per approfondire la cultura e la creatività brasiliana.

Il comune denominatore? La grande innovazione, che sottolinea come il design brasiliano goda di eccezionale successo in patria, rappresentando uno dei principali motori economici del paese.

gisela-simas

Leggi anche: Design Week Milano 2018, I3P presenta le startup innovative 

Le novità della mostra

Tutto questo verrà mostrato nello spazio espositivo dell’Innovation Design District in via Maroncelli 14 a Milano. Concetti sperimentali in uno spazio completamente rinnovato. I progetti presentati saranno numerosi: dalle sedute brasiliane “O Sentar do Brasileiro”, dove creatività, innovazione e sostenibilità rappresentano le vere caratteristiche delle sedute cult del Brasile come Mia Chair e Cinto Chiar, alla tavola brasiliana la Mesa Brasileira, dove un allestimento a dir poco scenografico ospiterà piccoli oggetti disposti su un tavolo, con la firma di noti designer come Saint James e Leandro Garcia. Il vassoio Fita, in esposizione, è proprio del maestro Garcia.

Oggetti funzionali ma non solo: gli oggetti di design che completano le nostre case sono anche caratterizzate dalle luminarie contemporanee, le cosiddette Luminárias, che saranno valorizzate nello spazio Edit presentandosi al pubblico in maniera suggestiva  e sorprendente. 
Infine lo spazio dedicato a La nostra Casa, “Nossa Casa”, curato da Camila Fix e da Jorn Konijn, che presenta una versione completa del design contemporaneo con un particolare focus sull’innovazione: dalla cultura locale all’utilizzo di elementi di differenziazione, per esempio oggetti prodotti con la stampa 3D. Piatti, bicchieri ed elementi per la tavola di top designer realizzati solo ed esclusivamente con la stampante 3D.

I nomi dei designer più influenti? Gustavo Martini, Ronald Sasson, Alva Design, Guto Requena e Marcio Kogan, presenti con le proprie incredibili innovazioni.

La storia del design brasiliano

C’è spazio anche per la storia. Qual è stato il percorso che ha portato il design brasiliano ad essere cosi riconoscibile e innovativo ai nostri giorni?

Il tutto è visibile tramite la mostra Modern Brazilian Masters che ripercorre tutti i pezzi più iconici dei più grandi autori moderni, dalla poltrona Dinamarquesa di Jorge Zalszupin al tavolino Joaquim di Paulo Werneck.

Inoltre Apex Brasil ha voluto presentare al pubblico anche i cavalletti realizzati da Lina Bo Bardi al MASP (Museu de Arte de São Paulo) nel 1968, con la proposta di  una modalità di fruizione: un teatro interattivo in scena all’Università Statale, dove lo spazio diventa un display autoesplicativo alla portata dei più curiosi. L’innovativa istallazione permette alla tecnologia di trasformare i pannelli trasparenti creati dalla Bo Bardi in schermi LCD che raccontano la storia dei Brazilian Masters.
Arte, tecnologia, creatività, funzionalità: tutto questo va in scena nell’ultima sezione della mostra, realizzata dall’ambasciata brasiliana a Roma, dall’istituto Sergio Rodrigues e da Lin Brasil. Si chiama “Sérgio Rodrigues e l’Italia” e mette in mostra come, a partire dagli anni ’50, il grande maestro abbia iniziato quella che è stata definita l’identità, riconoscibile in tutto il mondo, del design brasiliano e quali sono state le influenze italiane nella sua arte.