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Monza, la salvezza costerà un salasso a Berlusconi. Ecco le cifre esatte

Ecco il costo salvezza del Monza a Berlusconi. La squadra neopromossa in Serie A ha affrontato con successo il suo primo anno nella massima serie. Ma tutti gli impegni economici assunti dalla società peseranno tantissimo sulle sue casse, proprio per aver raggiunto l’obiettivo della permanenza. Il pareggio tra Cemonese e Verona nell’ultima giornata sportiva ha dato la certezza matematica alla squadra lombarda. Ecco perché Silvio Berlusconi dovrà sborsare 44 milioni di euro.
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La squadra del Monza con il presidente Silvio Berlusconi.
Berlusconi alla festa di Natale del Monza

Quanto costa la salvezza del Monza a Berlusconi

Il costo salvezza del Monza a Berlusconi: 44 milioni di euro. Ecco perché. Se la società sceglierà di rinnovare i contratti di tutti i giocatori acquisiti in prestito, sarà dunque obbligata a pagare tutti i riscatti per cui si è impegnata. Si tratterebbe dei cartellini di professionisti del calibro di Pessina, Caprari, Petagna, Pablo Mari, Cragno. Tutti ingaggiati dall’amministratore delegato, Adriano Galliani. In caso di retrocessione, i contratti si sarebbero automaticamente risolti. Non sarebbero bastati, infatti, i dieci milioni già garantiti alle squadre che retrocedono, con la formula del cosiddetto “paracadute”. Ma con la permanenza in Serie A della squadra, i lombardi incasseranno tra i 25 e i 30 milioni. Il Monza, dunque, guadagna circa 20 milioni per la salvezza, ma sarà ancora con l’acqua alla gola perché si è impegnato per il doppio della cifra: 44,1 milioni.

I giocatori per cui il Monza si è impegnato, inoltre, non hanno garantito tutti le prestazioni sontuose che promettevano. Perché Pessina, dal valore di 15 milioni, e Caprari, del valore di 9 milioni, si sono rivelati azzeccati. Ma è più complesso spiegare i 3,6 milioni al Cagliari per il portiere Cragno, che ha giocato finora un solo incontro e che è stato sorpassato nelle gerarchie da una delle rivelazioni di quest’anno, l’estremo difensore Di Gregorio. E anche il “bomber” Petagna, che farà guadagnare 11,5 milioni di euro al “suo” Napoli, a fronte di 2 gol in 26 partite giocate.

È il secondo anno in cui Berlusconi deve fronteggiare il passivo della sua squadra, questa volta di 44 milioni, l’anno scorso di 31 milioni, interamente rifinanziato da Fininvest.

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