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Napoli, la denuncia del reclutatore: “Non trovo pizzaioli a 2500 euro al mese”

Il protagonista di questa vicenda surreale si chiama Salvatore Del Grosso, ha 44 anni e di professione fa il reclutatore di figure professionali per bar, ristoranti e pizzerie a Napoli. La sua è una denuncia che sta facendo molto discutere. “Non trovo pizzaioli a 2500 euro al mese. – rivela Del Grosso intervistato dal Corriere della Sera – Ho chiamato anche le scuole che si occupano di formazione, ma nessuna mi ha fornito un nome. Solo dalla Puglia chiamano in tanti, ma chiedono l’alloggio. Ma trovare un appartamento in questo periodo a Napoli è difficile e i costi sono elevati”.
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Lo sfogo del reclutatore di Napoli: “Non trovo pizzaioli a 2500 euro”

Il cronista del Corriere domanda a Salvatore Del Grosso se capita spesso che qualcuno non si presenti al colloquio di lavoro. “Nove su dieci. – replica secco il reclutatore di Napoli – O capita che fanno il colloquio e poi non vengono a lavorare. È capitato anche che un ragazzo che doveva fare il colloquio mi ha chiamato dicendo che aveva avuto un problema con l’auto. Sono andato a prenderlo, ha fatto la prova, l’ho riaccompagnato a casa, e poi il giorno che doveva iniziare a lavorare non è venuto. Ho provato a richiamarlo, ma aveva bloccato il mio numero sul telefonino”.

Il reclutatore di pizzaioli di Napoli non si spiega questo comportamento. “Il problema è proprio questo. – aggiunge sconsolato – (Le aziende con cui collaboro) offrono tutte lavoro a contratto. Le paghe sono quelle previste dal Ccnl, che variano in base al livello di esperienza. Per esempio un caposala da noi prende uno stipendio non inferiore a 1800 euro. Capisco che sono lavori stressanti, io stesso l’ho fatto per tanti anni, ma una situazione del genere non l’avevo mai vista”.

“Le cose hanno cominciato a peggiorare con la pandemia. – spiega ancora il reclutatore di Napoli – Credo che il 70% di chi lavorava in questo settore ha trovato nel frattempo qualcos’altro. Poi, subito dopo il Covid c’è stato un boom di aperture di nuovi locali, senza che ci fosse sul mercato personale disponibile. A Napoli la maggior parte dei corsi di formazione sono pessimi. E lo dico facendo anch’io il formatore. Succede che se hai lavorato alla caffetteria in un bar t’insegnano a fare il cameriere in una caffetteria. Ma se devi andare a lavorare in un ristorante non sei preparato. E poi manca un collegamento con le aziende, che permetta l’incrocio tra domanda e offerta. Ma per chi cerca personale in questo settore c’è anche un altro problema”, conclude l’uomo che non riesce a trovare pizzaioli a 2500 euro al mese.
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