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Tweet omofobi e sessisti: Di Maio promuove il suo amico “scomodo”

Una serie di tweet omofobi e sessisti che avevano già scatenato le proteste dell’opposizione in passato, quando quelle frasi choc erano venute per la prima volta a galla. “Non c’è modo migliorare di onorare le donne che mettere una mignotta in quota rosa”, “In un Paese serio Vladimir Luxuria andrebbe in galera e non in Parlamento”, “Con le quote rosa al governo almeno le togliamo dalla strada”. Soltanto alcune delle colorite espressioni usate da Enrico Esposito, nominato da Luigi Di Maio vice capo dell’Ufficio Legislativo del suo ministero, sul proprio profilo. 

Esposito è legato a Di Maio dai tempi dell’università e grazie all’assunzione negli uffici di diretta collaborazione del ministro il luglio scorso ha ottenuto un contratto di un anno con un emolumento di 65mila euro. A lanciare la notizia di quei tweet agghiaccianti era stato nei mesi scorsi l’Espresso, scatenando le vibranti proteste dell’opposizione. In molti dai banchi di Pd e Forza Italia chiesero immediatamente le scuse del membro dello staff del ministro, qualcuno parlò anche di dimissioni.E invece, come spiega sempre l’Espresso, niente di tutto questo è accaduto. Esposito, che aveva smentito tutto sostenendo di essere vittima della “macchina del fango”, è stato invece premiato con una promozione e un aumento di stipendio: “dal 22 gennaio scorso Enrico Esposito è capo (e non più vice capo) dell’Ufficio legislativo del ministero dello Sviluppo Economico. Una qualifica che arriva dopo le dimissioni del precedente dirigente dell’ufficio e che permette a Esposito di essere promosso dopo appena 5 mesi dalla sua assunzione”.“Con il nuovo ruolo – prosegue la testata – arriva poi anche un aumento. Il nuovo stipendio di Enrico Esposito risulta ancora in fase di definizione dai documenti del ministero. Ma con ogni probabilità il ritocco verso l’alto sarà assai cospicuo: secondo la legge infatti il capo dell’ufficio legislativo può guadagnare quanto un ‘dirigente generale’, ovvero circa 150mila euro l’anno. Si tratterebbe di uno stipendio più che raddoppiato”.

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