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Neonazisti a caccia dei No vax: indaga l’Antiterrorismo

Neonazisti accusati di aver dato vita ad una organizzazione sovversiva di stampo suprematista. È questa l’ipotesi di reato su cui sta indagando la Procura di Napoli. Indagine condotta anche dalla Digos e dall’Antiterrorismo. Nel mirino degli inquirenti ci sono una dozzina di persone, accusate tra le altre cose di volersi procurare armi per compiere attentati. Ma anche di voler intercettare il voto dei No vax. Gli indagati respingono al mittente tutte le accuse.

Neonazisti indagati a Napoli

Si chiama ‘L’Ordine di Hagal’ il sito internet dell’associazione guidata da due persone residenti nelle province di Caserta e Avellino, Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, sul quale appaiono articoli contro i vaccini e il 5G. Ma secondo gli inquirenti, questi complottisti sarebbero soprattutto dei neonazisti in cerca di visibilità per la loro organizzazione sovversiva di stampo suprematista.

Insomma, dietro l’associazione ufficiale, si nasconderebbe una “struttura sommersa capace di indottrinare i suoi adepti e addestrarli militarmente. Anche grazie a contatti con formazioni ultranazionaliste ucraine”, si legge sul quotidiano Repubblica. Gruppi molto pericolosi come il Battaglione Azov, Pravi Sector e Centuria. Al momento le persone indagate risultano essere 12, mentre sono già scattate decine di perquisizioni in tutta Italia.

Sotto la lente di ingrandimento c’è il sito internet dell’Ordine di Hagal, dove compaiono diversi articoli contro la campagna vaccinale. Una tattica utilizzata, secondo i magistrati, allo scopo di fare proseliti in favore del loro movimento formato da neonazisti. Sullo stesso sito, sono stati rinvenuti anche testi negazionisti sull’Olocausto, o parte dei discorsi di David Lane, il suprematista bianco statunitense fondatore del gruppo terroristico The Order. Pubblicate anche dichiarazioni di uno dei maggiori miti dei neonazisti: Leon Degrelle. Timore anche per il presunto addestramento militare che avrebbero portato a termine alcuni membri del gruppo allo scopo di programmare “eclatanti azioni violente”. “Emerite sciocchezze, ma quale terrorismo”, respinge però le accuse Rinaldi.

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