Ad alzare ulteriormente l’asticella della tensione tra Salvini e la Meloni, già da mesi ormai in rotta di collisione neanche troppo velata, ci ha pensato Giuseppe Conte. Le tempistiche scelte per contattare i leader dell’opposizione invitandoli a Palazzo Chigi hanno infatti mandato su tutte le furie il Capitano, che ha visto Fratelli d’Italia ricevere la fatidica telefonata prima della Lega. E ha sbottato, confermando l’ormai totale insofferenza nei confronti dell’alleato sovranista (che continua a rosicchiargli consensi alla prima occasione).
E alla fine, nonostante i tentativi di mediazione di Forza Italia, a spuntarla è stato proprio Salvini: nessun incontro, per ora, con il presidente del Consiglio. Il meeting del centrodestra con il premier ci sarà soltanto nei prossimi giorni, quando gli animi si saranno rasserenati. E sempre che, stavolta, la Lega sia trattata come desidera, senza preavvisi scarsi e precedenze altrui.
Conte è riuscito così nel suo intento, quello di scardinare il fronte avversario. Rincarando la dose con la celebre battuta su Nanni Moretti ed Ecce Bombo: “Mi si nota di più se lo facciamo a Palazzo Chigi o a Villa Pamphilj, se lo facciamo per canali istituzionali o non istituzionali, in streaming o con rappresentazione fotografica?”. Gli equilibri nel centrodestra sembrano più complicati che mai. E, con le Regionali già in calendario, rischiano pericolosamente di complicarsi ancora. Il Pd tende ancora la mano a Berlusconi: ecco il piano per cementare il governo