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Nicosia-Occhionero, gli sms smentiscono la deputata: contatti fino a poco prima dell’arresto

Spuntano degli sms tra la deputata (ex Leu) Giusy Occhionero e il suo collaboratore Antonello Nicosia, arrestato a Palermo con l’accusa di associazione mafiosa. Questi sms gettano altre ombre sul caso e ora si aggiungono tasselli importanti. La deputata, sentita in procura, ha detto: “Ho sbagliato tutto, mi sono fidata di lui. Mi era stato presentato dai Radicali, veniva dal mondo dell’associazionismo, si diceva difensore dei diritti dei detenuti”, ha spiegato agli inquirenti ancora Occhionero.

E quando i pm palermitani le hanno chiesto come mai avesse assunto un collaboratore con alle spalle una condanna a 10 anni per traffico di droga, la deputata ha risposto: “Alla Camera non c’è alcun controllo, perché avrei dovuto farli io?”. Poi ha aggiunto: “La collaborazione di Nicosia con la sottoscritta è durata solo 4 mesi”.

Dopo l’arresto di Nicosia, Occhionero aveva dichiarato: “Non appena ho avuto modo di rendermi conto che il suo curriculum e i suoi racconti non corrispondevano alla realtà ho interrotto la collaborazione”. Dichiarazioni che però cozzano, in parte, con gli sms intercettati dai carabinieri dei Ros. Perché Nicosia e Occhionero risultano essersi sentiti almeno fino a una settimana prima dell’arresto del membro del comitato nazionale dei Radicali italiani.

Nicosia, lo scorso 29 ottobre, aveva inviato diversi messaggi alla deputata Occhionero, annunciandole: “Ti aspetta Santo Sacco”. E lei ribatte: “Ma è uscito dal villaggio?” (il carcere di Nuoro, ndr). “Santo Sacco”, secondo quanto emerso da un’altra intercettazione, veniva definito da Nicosia “il braccio destro del primo ministro”, ossia l’ex consigliere di Castelvetrano vicinissimo a Messina Denaro.

Nell’intercettazione in questione, pubblicata da Repubblica, si sente anche l’ex “collaboratore” della Occhionero riprendere la deputata, dicendole di “non parlare a vanvera, perché Santo Sacco non sbaglia”, e la avvisa: “Non sbagliare a parlare tu invece, meno male che non ti sente Santo Sacco, non si fanno ‘ste cose”.

Gli sms smentiscono dunque la prima dichiarazione della deputata Occhionero, che dopo il blitz di Guardia di finanza e Carabinieri aveva detto di non avere più contatti con lui. A fine ottobre, invece, come testimoniano i messaggi, Occhionero e Nicosia erano ancora in contatto. E i toni continuavano ad essere confidenziali. Si attendono nuovi sviluppi.

 

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