Si è dimesso il governo olandese guidato dal premier Mark Rutte, famoso per i tanti scontri con l’Italia al momento del si dimette. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri a seguito dello scandalo sugli assegni per i minori: i funzionari del fisco hanno accusato ingiustamente circa 20 mila famiglie di frode, facendone indebitare molte per rimborsare le indennità.
L’esecutivo di Rutte rimarrà al potere in qualità di “custode” fino a quando non si formerà una nuova coalizione dopo le elezioni. I Paesi Bassi sono il terzo paese dell’Unione europea catapultato questa settimana nell’incertezza politica nel mezzo della crisi del coronavirus, dopo l’Estonia e l’Italia.
Rutte appartiene al Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia (Vvd) ed è primo ministro dal 14 ottobre 2010. Con oltre dieci anni di premierato alle spalle è il secondo leader europeo più longevo dopo la cancelliera tedesca Angela Merkel.Conte prepara la sfida in Senato: nasce il gruppo del premier