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Papa Francesco concede il diritto di voto alle donne dalla prossima riunione dei vescovi

Svolta storica in Vaticano. Papa Francesco ha infatti deciso di concedere il diritto di voto alle donne a partire dalla prossima riunione dei vescovi. Si tratta di una novità che non ha precedenti nella Chiesa cattolica. Un obiettivo molto caro a Bergoglio che ha lo scopo di assegnare alle donne maggiori responsabilità decisionali e ai laici più voce in capitolo nella vita della Chiesa.
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Papa Francesco voto donne

Papa Francesco concede il voto alle donne

Papa Francesco ha dunque approvato le modifiche alle norme che attualmente disciplinano il Sinodo dei vescovi. Quest’ultimo è un organismo del Vaticano che periodicamente convoca riunioni dei vescovi di tutto il mondo per discutere su questioni fondamentali. Proprio oggi il Vaticano ha pubblicato le modifiche approvate da Bergoglio che, tra le altre cose, concedono il diritto di voto anche alle donne.

Erano decenni che le donne chiedevano il diritto di voto nei sinodi dei vescovi. Ma senza ottenere alcun successo. Ora grazie a Papa Francesco le cose cambieranno. La prossima riunione dei vescovi è prevista per l’ottobre prossimo. I primi sinodi, invece, si sono tenuti a Roma a partire dagli anni ‘60 del 900 durante il Concilio Vaticano II. Incontri che durano diverse settimane e in cui si discute di argomenti fondamentali per la Chiesa cattolica.

Al termine di questi incontri, i vescovi votano sulle singole proposte per poi sottoporle al Santo Padre. Anche ad ottobre sarà Papa Francesco a pubblicare poi un documento che tenga conto delle opinioni dei vescovi. Fino a questo momento, però, ad avere diritto di voto erano soltanto gli uomini. Dal prossimo Sinodo, invece, cinque religiose si uniranno a cinque sacerdoti come rappresentanti votanti per gli ordini religiosi. Da aggiungere, infine, che Papa Francesco ha nominato 70 membri non vescovi del Sinodo, chiedendo che la metà di loro siano donne. Ovviamente con diritto di voto. Non mancheranno neanche le critiche dopo questa decisone di Bergoglio.
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