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Papa: “Ingiuste leggi contro omosessualità, non è un crimine”

“Essere omosessuali non è un crimine”. Così Papa Francesco in una intervista alla Associated Press nella quale critica le leggi che criminalizzano l’omosessualità come “ingiuste”. Francesco ha sottolineato che Dio ama tutti i suoi figli così come sono e ha invitato i vescovi cattolici che sostengono le leggi ad accogliere le persone Lgbtq nella Chiesa. Il Pontefice ha riconosciuto che i vescovi cattolici in alcune parti del mondo sostengono leggi che criminalizzano l’omosessualità o discriminano la comunità Lgbtq, e lui stesso ha fatto riferimento alla questione in termini di “peccato”. Ma ha attribuito tali atteggiamenti ai contesti culturali, e ha detto che i vescovi in particolare devono sottoporsi a un processo di cambiamento per riconoscere la dignità di tutti. “Questi vescovi devono avere un processo di conversione“, ha detto, aggiungendo che dovrebbero applicare “tenerezza, per favore, come Dio ha per ciascuno di noi”.
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Papa Francesco parla dell'omosessualità
Papa Francesco parla dell’omosessualità

Omosessualità e pena di morte

Circa 67 paesi o giurisdizioni in tutto il mondo criminalizzano l’attività sessuale consensuale tra persone dello stesso sesso, 11 dei quali possono o impongono la pena di morte, secondo The Human Dignity Trust, che lavora per porre fine a tali leggi. Gli esperti dicono che anche dove le leggi non vengono applicate, contribuiscono a molestie, stigmatizzazione e violenza contro le persone Lgbtq.

Non mi dimetto. Le critiche? Fanno male

Francesco afferma inoltre di non aver nemmeno preso in considerazione l’emanazione di norme per regolare le future dimissioni papali e prevede di continuare il più a lungo possibile come vescovo di Roma, nonostante un’ondata di attacchi da parte di alcuni cardinali e vescovi di alto rango. Nella sua prima intervista dalla morte il 31 dicembre di Benedetto XVI, Francesco ha affrontato la sua salute, i suoi critici e la fase successiva del suo pontificato, che segna il suo decimo anniversario a marzo senza l’ombra di Benedetto sullo sfondo. “Sono in buona salute. Per la mia età, sono normale”. Ha detto martedì il pontefice 86enne, anche se ha rivelato che la diverticolosi, era “ritornata”.

A Francesco sono stati rimossi 33 centimetri di intestino crasso nel 2021 a causa di quella che il Vaticano ha definito un’infiammazione che ha causato un restringimento del suo colon. Il Papa ha aggiunto che una leggera frattura ossea al ginocchio dovuta a una caduta era guarita senza intervento chirurgico dopo laser e magnetoterapia. “Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute”, ha detto con il suo tipico senso dell’umorismo.


Papa Francesco ha inoltre elogiato Benedetto XVI come “un gentiluomo” e riguardo alla sua morte ha detto aver “perso un papà”. “Per me – ha aggiunto – era una sicurezza. Ho perso un buon compagno”. Papa Francesco ha anche affrontato il tema delle critiche di cardinali e vescovi che sono esplose in pubblico nelle settimane successive alla morte di Benedetto XVI, dicendo che sono state “come uno sfogo che ti dà un po’ fastidio” ma è meglio che tenerlo nascosto. “Preferisco che non critichino, per amore della tranquillità ma preferisco che lo facciano perché questo significa che c’è libertà di parola”, ha spiegato. “Se non fosse così ci sarebbe una dittatura a distanza, come la chiamo io. Dove c’è l’imperatore e nessuno può dirgli niente. Le critiche ti aiutano a crescere e a migliorare le cose”.
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