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Paragone, la rivelazione da Formigli: “Questore prende informazioni su di me”

Gianlugi Paragone attenzionato dalle forze dell’ordine. È lo stesso senatore di Italexit a dare in anteprima questa notizia durante la sua partecipazione a Piazzapulita. Paragone è ospite di Corrado Formigli nella serata di giovedì 4 novembre. Nello studio di La7 si discute ovviamente anche delle manifestazioni anti green pass che da mesi si svolgono in diverse città italiane. L’ex pentastellato è uno degli animatori di quelle di Milano ed è sempre sceso in piazza. Per questo motivo, rivela a Formigli, “il questore di Milano sta prendendo informazioni su di me”.

Gianluigi Paragone attenzionato dalla Questura di Milano

Formigli mostra le immagini della recente manifestazione di Milano in favore del Ddl Zan, appena bocciato in Senato, a cui ha partecipato “un mare di persone”. Stesso discorso per la festa della Barcolana a Trieste dove erano “tutti tranquilli e senza mascherina”. Per non parlare degli stadi che “sono pieni tutte le settimane”, aggiunge il conduttore. Le manifestazioni no vax che a lui, premette, “non piacciono per niente”, vengono invece vietate. Per questo chiede lumi a Paragone.

“Noi andiamo in piazza a Milano ormai da 15 settimane e 120 piazze in Italia si stanno animando. Ed è interessante che il solo dato di Trieste coincida con l’aumento del contagio”, afferma Paragone. Il senatore nota però che, nelle ultime settimane, “l’attenzione delle forze dell’ordine è particolare”. E cita il caso di un candidato del suo partito in Municipio che “ha ricevuto una dozzina di provvedimenti e per recarsi a lavorare deve mandare una mail alla Questura, altrimenti non può andare a lavorare”.

“Quindi io penso che se questo deve essere l’atteggiamento del questore di Milano…che so anche che sta prendendo delle informazioni sul sottoscritto. – questa la sua grave denuncia – So anche che l’altra volta, quando ero in marcia, uno della Digos mi ha detto ‘Paragone non ci si metta anche lei’. Quindi come se un senatore debba rimanere dentro i Palazzi. E lì sembra che l’atteggiamento (delle forze dell’ordine) abbia trovato la massima concretizzazione nel Daspo a Stefano Puzzer”.

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