Il tema dell’emergenza migranti continua a scaldare il dibattito politico, anche se la situazione nel porto di Catania sta tornando alla normalità con lo sbarco di quasi tutti i profughi dalle imbarcazioni delle Ong. Polemica rovente anche durante l’ultima puntata di Dimartedì tra il conduttore Giovanni Floris e i colleghi giornalisti Fabio Dragoni, Francesco Specchia e David Parenzo. Ed è proprio tra questi ultimi due che esplode la bagarre.
“Le Ong sono culo e camicia con gli scafisti”, accusa senza peli sulla lingua Fabio Dragoni. “È come dire che le ambulanze stanno in combutta con chi fa gli incidenti stradali”, replica con una battuta il conduttore di Dimartedì. La discussione prosegue serrata fino a quando tocca a Specchia intervenire. “Le cose più serie sono altre. Si vedrà adesso la capacità della Meloni su temi molto forti come il caro bollette e la guerra in Ucraina”, sottolinea il giornalista di Libero.
“Scusa ma la Meloni non fa la Meloni. – lo interrompe però Parenzo con la sua solita irruenza irrispettosa – Perché se facesse quello che ha detto in campagna elettorale avrebbe dovuto intanto parlare di sostituzione etnica. Quindi se c’è una sostituzione etnica tu non fai scendere i migranti dalle navi”. Peccato però che il suo intervento finisca per coprire quello del collega che infatti si spazientisce.
“Fammi finire David per favore. Sei lì e non posso controbattere perché mi arriva in ritardo il segnale. Non posso neanche darti una testata perché siamo lontani”, lo minaccia infatti ironizzando Francesco Specchia. Anche se dalle sue parole traspare un incontenibile fastidio per l’interruzione subita. “No, ma siamo pacifisti”, prova a mediare Floris. “Gliela do io per te”, chiude allora la discussione con una battuta Dragoni.
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