Luca Parnasi voleva “dare sostegno alla Lega” di Matteo Salvini. E l’ormai celebre cena organizzata a casa del costruttore il 19 dicembre 2017 sarebbe servita proprio a ribadire questo concetto in un momento delicato, con le elezioni politiche del marzo 2018 che si avvicinavano pericolosamente. A rivelarlo sono le intercettazioni diffuse da L’Espresso, che ha pubblicato il contenuto delle chat riservate tra il tesoriere del Carroccio e lo stesso Parnasi, indagato dai carabinieri per un giro di corruzione intorno al progetto del nuovo stadio di Roma.
“Luca – si legge ancora – dice che la Lega è molto importante a livello nazionale, le ipotesi sono che ci sarà un un inciucio Forza Italia- Pd. Oppure 5 Stelle e Lega, e se questo dovesse succedere loro sono in buoni rapporti con entrambi e nessuno in Italia è in questa condizione”. Parnasi avrebbe rivelato al suo collaboratore che il 19 ci sarebbero stati altri “appaltatori” per dare un sostegno alla Lega, perciò desiderava la massima riservatezza e sceglieva il suo appartamento per ospitare il Capitano.
Chi siano gli appaltatori in questione non è dato saperlo. Successivamente, però, ecco spuntare quello scambio in cui il tesoriere della Lega chiede “Per Iban et similia facciamo de visu o vuoi tutto in anticipo?”. Per Parnasi, l’invito a cena a Salvini sarebbe stato, scrive ancora l’Espresso, funzionale ai suoi progetti: “Vuole dargli un ulteriore sostegno oltre ai 250 mila euro dati sotto forma di donazione all’associazione Più Voci del tesoriere del Carroccio. E per centrare l’obiettivo unisce le forze, raccoglie attorno al tavolo un gruppo di appaltatori di fiducia. Gente che conta nella Capitale, convinti che Salvini sia il prossimo cavallo vincente della politica italiana”.Ilaria Cucchi, dalle parole ai fatti: presentata la querela contro Salvini