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Il poliziotto del Sap: “Connubio indissolubile tra Lega e Polizia di Stato grazie a Salvini”

Un “connubio indissolubile”, quello tra la Lega e la Polizia di Stato. Lo definisce così Francesco Paolo Russo (segretario generale Sap Lazio), affermando che grazie al ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Per la prima volta ci ha resi, a noi poliziotti, figli del Governo e non figli dell’opposizione”. Parole fortissime, queste, che hanno subito scatenato un putiferio. In rete in tanti hanno giustamente sottolineato come queste frasi possano suonare come il preludio di un golpe. Dopo i discorsi dal balcone, gli ammiccamenti al linguaggio del fascismo e il sodalizio con gruppi di estrema destra, Salvini compie un altro passo che mette paura.

Francesco Paolo Russo, che già ha aiutato la Lega a concorrere alle elezioni nel Municipio di Ostia, a Roma, è stato eletto segretario regionale del Sap Lazio, un incarico che lo impegnerà nei prossimi 5 anni alla guida regionale del sindacato autonomo della Polizia di Stato. “Periodo che sfrutterò per dare alle donne ed agli uomini della Regione Lazio la dignità che meritano. Veniamo da un triennio tremendo per la categoria che rappresento, fatto di duri tagli”.

“Uno dei punti fermi della mia agenda è proprio quello della dignità delle donne e degli uomini in divisa, facendo capire nei luoghi e nelle sedi opportune, che dentro la divisa non ci sono dei numeri, ma persone, che con grande professionalità, spirito di abnegazione, amore del proprio lavoro e soprattutto grande cuore, sacrificando le proprie famiglie, garantiscono la nostra sicurezza, la garantiscono con mezzi obsoleti, a volte facendo anche orari massacrati, con una età media dove i coetanei stanno serenamente in poltrona o dietro una scrivania.

I nostri sono ancora costretti a turni massacranti con sempre meno ricambio, noi non ci stiamo, e non ci staremo. Non mi darò pace finché all’esterno non si capirà che questi “professionisti” non potranno essere vessati per sempre”.

Su questo strano e preoccupante connubio tra Salvini e la Polizia, era intervenuto qualche giorno fa anche Roberto Saviano. Su Twitter lo scrittore aveva accusato la polizia ad essersi ridotta a compiere il servizio d’ordine a disposizione della campagna elettorale di un partito, sequestrando striscioni e telefonini. Il sindacato Sap, anche in quell’occasione, si è prontamente schierato al fianco di Salvini: “Non ci stiamo ad essere tacciati come servi del partito di turno, al soldo del politico di turno, così come Roberto Saviano ha scritto su facebook”.

“Ciò che ha affermato, è del tutto privo di fondamento e frutto di un delirio scatenato dalla sua ossessione verso la Lega e il suo leader Matteo Salvini. È bene ricordare a Saviano che, noi poliziotti, scendiamo ogni giorno in strada tra mille rischi e pericoli, a prescindere dal colore dei partiti di Governo, per garantire la sicurezza dei cittadini, molto spesso pagando con la nostra vita”, ha continuato Paoloni, portavoce del Sap.

 

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