Vai al contenuto

Polonia, quella marcia di estrema destra che terrorizza l’Europa. Hanno sfilato in migliaia

Dalla Polonia arrivano immagini preoccupanti. L’ultradestra sovranista, antisemita, omofoba e antieuropea che governa il Paese, e che sembra rappresentare la maggioranza delle persone, si è impossessata della celebrazione della festa nazionale dell’11 novembre. Un corteo enorme di ultrà ha sfilato per le strade di Varsavia, gridando slogan di odio e di incitamento alla violenza contro “gli ebrei che vogliono derubare la Patria”, gli omosessuali, l’Unione europea di cui hanno bruciato in piazza le bandiere. All’immensa manifestazione erano presenti anche alcuni militanti italiani di estrema destra appartenenti a Forza Nuova.

La polizia ha separato l’adunata neofascista dalla manifestazione governativa e da quella delle opposizioni democratiche ed europeiste, che in 15mila hanno cantato Bella ciao sventolando vessilli Ue e arcobaleno. “È stata una delle più grandi dimostrazioni della destra radicale nella storia”, vantano gli organizzatori. Parlano di 150mila manifestanti, esaltano le destre antisemite locali degli anni Venti e Trenta. Secondo la polizia erano un terzo, la folla comunque era immensa, e minacciosa, con bengala e petardi sparati di continuo, e lo sventolio non solo di bandiere nazionali bensì anche del vessillo dei neonazi polacchi, rosso con al centro un cerchio bianco e un simbolo che evoca la svastica.

“Fermiamo i circoli ebrei, vogliono rubarci 300 miliardi di dollari”, hanno scandito più volte gli estremisti, e lo slogan era anche in molti loro striscioni: vogliono bloccare le fondate richieste di risarcimento degli ebrei polacchi sostenute dai legislatori Usa. Chiedono invano di riavere il maltolto, i pochi ancora residenti e i molti fuggiti da decenni in Israele o Stati Uniti, espropriati prima dai nazisti poi dal 1968 dall’uomo forte antisemita del regime comunista, Mieczyslaw Moczar.

Esulta su internet Krzysztof Bosak, uno dei leader, eletto deputato alle ultime elezioni politiche. E poi via con slogan fascisti come “falciamo via la marmaglia comunista”, o omofobi: “Vietiamo di essere froci”. Motti cattolici, “Dio, onore e Patria”, “Siamo cristiani, la Patria non può morire come l’Europa occidentale cosmopolita”, e ancora: “La Polonia intera è solo bianca.

 

Ti potrebbe interessare anche: Polonia, il partito sovranista, xenofobo e euroscettico conquista la maggioranza assoluta