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Prof universitario prova droga dello stupro: “Fatto per curiosità scientifica”

Nelle ultime settimane una serie di arresti disposti in Italia nei confronti di noti personaggi ha concentrato l’attenzione su una sostanza psicoattiva, il GHB, spesso definita nelle cronache giudiziarie come “la droga dello stupro”. Un professore universitario di Medicina alla Sapienza di Roma ha deciso di raccontare la sua esperienza con questa droga. Conosciuto dai pusher della Roma bene come Danny Beccaria, ha deciso di non rendere noto il suo vero nome alla stampa visto che come lui stesso ha ammesso “ha una reputazione da difendere”. In un’intervista a Repubblica il prof però ha ammesso senza veli di avere acquistato 40 millilitri di GHB, e di come l’ha consumata, insieme a degli amici.

“Ho consumato il GHB in casa mia durante una serata ed è stata provata anche dagli altri invitati. La mia è stata una curiosità scientifica”. Secondo la sua ricostruzione, era la seconda volta per il prof quando ha provato la droga dello stupro con alcuni amici in casa sua, per una mera curiosità scientifica. Difatti, il Professore, ha voluto analizzare la reazione del suo organismo alla sostanza stupefacente. “Sono un medico e volevo capire l’effetto che aveva su di me. Ti rende più disponibile in generale, non sessualmente”, ha spiegato il prof al noto quotidiano. Dal racconto il prof avrebbe assunto 10 gocce di GHB, che non avrebbero avuto effetti critici sulla sua persona. “Se si mischia con l’alcol può avere effetti devastanti ma io non bevo e ho preso dieci gocce. Non ho avuto alcun malore – ha proseguito il medico -. Posso assicurare che quella sera nessuno è stato violentato nel mio appartamento. Sono una persona molto riservata, a casa mia accolgo solo poche persone e di una stretta cerchia di conoscenti”.

Poi ha raccontato del pusher che gli ha venduto la GHB e di come quasi tutti i ragazzi della Capitale siano spacciatori, anche se non di “prima professione”. “L’ho incontrato la prima volta a casa sua, me lo ha presentato un amico comune qualche tempo fa, nella zona sud-est della città. Abbiamo avuto una brevissima relazione, per intenderci un incontro di una sola sera. E da lui, per la prima volta, ho assunto il GHB”.

Secondo il professore sono molti i ragazzi della Roma bene e non, che cadono ogni giorno vittime del circolo vizioso degli stupefacenti. E proprio a loro ha voluto lanciare un appello: “Ai giovani di oggi consiglierei di allontanarsi il più possibile dalle droghe per un semplice motivo: non hanno limiti. Noto attorno a me che molti ragazzi non riescono a darsi un freno”.

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