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La quarantena scende a 10 giorni: cosa cambia

Non più 14 giorni. Un altro passo in avanti per i cittadini. Scende infatti a 10 giorni la quarantena e per i positivi un solo tampone in uscita. È quanto emerge – secondo quanto apprende l’Ansa – dall’ultima riunione del Cts. Il Comitato tecnico scientifico avrebbe poi esaminato gli aspetti sanitari per fare fronte all’emergenza Covid. Nel corso della riunione sarebbero, inoltre, state illustrate anche le linee che dovrebbero essere contenute del prossimo Dpcm per contrastare la recrudescenza dei contagi e che verranno portate al confronto con le regioni.

Ci sono poi i tamponi molecolari ed antigenici che potrebbero essere autorizzati per i ‘contatti’. È questo – secondo quanto apprende l’Ansa- l’altro aspetto sanitario esaminato nel corso della riunione del Cts di oggi. Sempre secondo quanto apprende l’Ansa tali tamponi potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile. Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno ‘liberi’.

È una delle misure approvate dal Cts che confluiranno in una circolare del ministero della Salute. Il protocollo definito prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l’esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque ‘libero’: studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

“Per il raggiungimento dell’obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività” al Covid, il Comitato tecnico scientifico “ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese”. Lo sottolinea lo stesso Cts in una nota.

Intanto, stop alle feste private e più controlli. Ci sono delle “cose essenziali ed altre no”, ha spiegato Speranza.
“Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali”. Riferendosi ad alcune misure che lunedì saranno oggetto di confronto con le regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm, Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze. Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono “nazionali”. Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive, ha detto Speranza, sottolineando che “non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio”.

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