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Il giallo dei due papi: Ratzinger contro Bergolio. E la Chiesa si spacca in due

Il Vaticano ha deciso, evidentemente, di stare al passo con la serie di Paolo Sorrentino “The new Pope”. E anzi, di andare anche oltre. Perché quello che sta accadendo realmente all’interno delle mura di San Pietro ha davvero dell’incredibile. E assume sempre più i contorni di un romanzo. Giallo, ovviamente. A quanto si apprende la Chiesa in questo momento sembra spaccata in due: da una parte “quelli di Francesco”, l’attuale papa, e dall’altra “quelli di Ratzinger”, i più fedeli al papa emerito Benedetto XVI. Tutto ruota attorno alla storia di questo libro sul celibato dei preti. È da lì che è partita la scintilla. E oggi Monsignor Georg Ganswein è dovuto prontamente intervenire in merito alla pubblicazione del libro a doppia firma con il cardinale Sarah, dichiarando: “Posso confermare che questa mattina su indicazione del Papa emerito ho chiesto al cardinale Robert Sarah di contattare gli editori del libro pregandoli di togliere il nome di Benedetto XVI come coautore del libro stesso e di togliere anche la sua firma dall’introduzione e dalle conclusioni”.

Ganswein inoltre ha aggiunto che “il Papa emerito sapeva che il cardinale stava preparando un libro e aveva inviato un suo testo sul sacerdozio autorizzandolo a farne l’uso che voleva. Ma non aveva approvato alcun progetto per un libro a doppia firma né aveva visto e autorizzato la copertina. Si è trattato di un malinteso senza mettere in dubbio la buona fede del cardinale Sarah. Il testo che Ratzinger ha mandato al cardinale è un testo suo che rimane. È lui l’autore, ma non degli altri testi”. Qualche minuto dopo è arrivata via twitter la risposta del cardinale. “Confermo che ho potuto parlare questa mattina con monsignor Georg Gaenswein” e anche con la casa editrice Fayard “per dare seguito” alle sue “specifiche richieste”.

Giallo nel giallo, le case editrici coinvolte hanno diverse reazioni, come riporta Avvenire. “Sono in corso discussioni”, ha fatto sapere la francese Fayard. “Non sappiamo ancora nulla”, dice l’italiana Cantagalli, mentre Ignatius Press dagli Stati Uniti pare intenzionata a mantenere la doppia firma. “Sarah ha infine riconfermato la ricostruzione dei fatti da lui fornita con un comunicato. In particolare, secondo il porporato, la sua richiesta a Benedetto, risalente al 5 settembre, di scrivere un testo sul sacerdozio cattolico, “con particolare attenzione riguardo al celibato”; la risposta affermativa del Papa emerito il 20 settembre; la consegna il 12 ottobre di un “lungo testo sotto riserbo, frutto del suo lavoro negli ultimi mesi”.

Quindi il cardinale aggiunge: “A seguito dei vari scambi per la preparazione del libro, il 19 novembre ho finalmente inviato al Papa emerito un manoscritto completo che includeva, come deciso insieme, la copertina, un’introduzione e una conclusione comune, il testo di Benedetto XVI e il mio testo”. Il 25 novembre, il Papa emerito “ha espresso grande soddisfazione per i testi scritti in comune, e ha aggiunto questo – riferisce Sarah –: ‘Da parte mia, sono d’accordo che il testo sarà pubblicato nella forma che hai previsto'”. L’ultimo incontro, sempre secondo la ricostruzione di Sarah, sarebbe avvenuto il 3 dicembre scorso al monastero di Mater Ecclesiae e il porporato avrebbe spiegato a Ratzinger il piano di uscita del libro (il 15 gennaio, appunto), promettendogli di andare a portargli il volume all’inizio di gennaio.

Una ricostruzione che non coincide, però, con le dichiarazioni di monsignor Gänswein, secondo il quale Benedetto XVI non era al corrente della copertina con la doppia firma, che non aveva visto, e non ha mai autorizzato ad apporre il proprio nome come coautore dell’introduzione e delle conclusioni. E, stando a chi conosce le dinamiche interne al Vaticano, questa vicenda non è da leggere solo come una questione relativa alla pubblicazione di un libro, ma ha a che fare con le due fazione contrapposte all’interno della Chiesa. Qualcuno, dunque, starebbe sfruttando Ratzinger per colpire Francesco.

 

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