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Recovery Fund, firmato l’accordo. Conte: “Giornata storica per l’Europa, e per l’Italia!”

Firmato l’accordo sul Recovery Fund: i leader europei, alle 5,32 del mattino, trovano l’intesa: un piano straordinario da 750 miliardi per salvare i paesi più colpiti dal Covid dal tracollo finanziario. Un passo storico per l’Unione Europea annunciato dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel su Twitter: “Ce l’abbiamo fatta, l’Europa è forte ed unita. È un ottimo accordo, e accordo giusto. Ed è un segno concreto che l’Europa è una forza in azione”, ha aggiunto Michel. I soldi saranno reperiti da Bruxelles tramite gli Eurobond. Poi arrivano le parole del premier Conte: “Abbiamo conseguito questo risultato tutelando la dignità del nostro Paese e l’autonomia delle istituzioni comunitarie. Il governo italiano è forte: la verità è che l’approvazione di questo piano rafforza l’azione del governo italiano”.

Sul Recovery Fund Conte commenta ancora: “Ora avremo una grande responsabilità: con 209 miliardi abbiamo la possibilità di far ripartire l’Italia con forza e cambiare volto al Paese. Ora dobbiamo correre. La mia posizione non è mai cambiata. Il Mes non è il nostro obiettivo. L’obiettivo è valutare il quadro di finanza pubblica e utilizzare tutti i piani che sono nell’interesse dell’Italia.Il piano che oggi approviamo ha assoluta priorità. Ci sono prestiti molto vantaggiosi”. E il premier annuncia: “Partirà presto task force sul Piano di rilancio”, ma, aggiunge “avremo il quadro chiaro dopo il confronto con le opposizioni”.

Conclude Conte: “Permettetemi di ringraziare tutti gli italiani: in questi giorni sono stato molto impegnato, non ho avuto il tempo di seguire il dibattito interno ma ho avvertito forte il sostegno di tutta la comunità nazionale: sono orgoglioso di questo risultato, orgoglioso di essere italiano”. A fargli l’eco, c’è Macron: “È un giorno storico per l’Europa”, commenta il presidente francese. “L’Europa ha dimostrato di essere in grado di aprire nuovi orizzonti in una situazione cosi’ speciale”, dichiara la cancelliera tedesca Angela Merkel nella conferenza stampa congiunta con Macron.

Ieri sera dopo un’altra infinita giornata di bilaterali e rinvii del decisivo incontro a ventisette, Charles Michel ha radunato i capi di Stato e di governo e insieme alla cena ha servito la nuova bozza di accordo, attesa da 48 ore. La proposta salva i 750 miliardi del Recovery, anche se dei 500 miliardi a fondo perso 110 si trasformano in prestiti su spinta dei “frugali”, che ottengono anche un aumento dei loro rebates, gli sconti ai versamenti al Bilancio comune 2021-2027. L’equilibrio finale del Recovery è dunque di 390 miliardi di sovvenzioni da non rimborsare e 360 miliardi di prestiti.

Come spiega Repubblica, con il Recovery Fund, “l’Italia limita i danni e perde 3,8 miliardi di aiuti diretti, con l’asticella a 81,4. Guadagna invece 38 miliardi di prestiti, nella nuova versione pari a 127 miliardi. Sommando le due voci, dei 750 miliardi europei 208 andrebbero al nostro Paese, confermato primo beneficiario del Fondo davanti alla Spagna. I soldi degli Eurobond inizieranno ad arrivare nel secondo trimestre del 2021, ma all’ultimo i leader hanno deciso che potranno essere usati retroattivamente anche per coprire le misure prese dal febbraio 2020, purché compatibili con gli obiettivi del Recovery”.

L’Italia però sarà sorvegliata speciale sull’uso dei finanziamenti. La soluzione prevede che quando (il prossimo autunno) un governo proporrà il suo Piano nazionale di riforme, precondizione per accedere al Recovery, la Commissione deciderà entro due mesi se promuoverlo in base al tasso di rispetto di politiche verdi, digitali e delle raccomandazioni Ue 2019-2020: per l’Italia riforme di pensioni, lavoro, giustizia, pubblica amministrazione, istruzione e sanità.

 

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