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Lega, guerra ai 5Stelle: “Reddito ci cittadinanza? Così non lo votiamo”. Caos nel governo

Si avvicinano le europee e la maggioranza scricchiola sempre di più. La Lega forza ancora la mano e ora minaccia i 5Stelle di non votare il Reddito di Cittadinanza. “Nel decreto non c’è nemmeno un euro per i disabili. Forte delusione della Lega”. È questo lo stringato commento di fonti del Carroccio dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte sull’arrivo del decreto sul reddito e sulle pensioni in Consiglio dei ministri per giovedì prossimo. “Se non ci sono davvero i soldi per i disabili e le famiglie la Lega non vota il reddito di cittadinanza”, sottolineano fonti autorevoli del partito.

“Sono in fase di elaborazione i decreti attuativi di quota 100 e reddito di cittadinanza. Io conto che sia contenuto tutto quello è previsto. Nel reddito di cittadinanza mi aspetto che ci siano i sostegni ai disabili e alle famiglie numerose, che vanno premiate”, ha scandito il vice premier Matteo Salvini in diretta Facebook.

Poi Salvini ha aggiunto: “Io darò il mio consenso a questo aiuto ai poveri, agli ultimi a patto che ci siano tutti gli ultimi, i disabili e famiglie numerose in primis, non in fondo ma davanti. Ognuno si prenda le sue responsabilità, chiaro? Perché noi andremo ad approfondire tutto: io conto che sia contenuto tutto quello che era previsto. Io darò il mio sostegno a questo atto di civiltà, a questo aiuto ai disoccupati, ai bisognosi dimenticati e agli ultimi a patto che ci siano tutti”.

Replica subito il premier Giuseppe Conte, ospite di Porta a Porta: “Nel reddito di cittadinanza c’è già un’attenzione ai disabili, ma se ci sono suggerimenti li analizzeremo, ci metteremo intorno a un tavolo e anche questa volta risolveremo la situazione. Abbiamo aumentato fondi ai disabili: c’è una legge delega su un nuovo codice sui diritti dei disabili”, ha aggiunto il presidente del Consiglio.

“I disabili che vivono al di sotto della soglia di povertà vedranno aumentate le loro pensioni a 780 euro. La Lega questo lo ha sempre saputo. Si tratta di una misura che aiuterà anche le famiglie. Domani lo ribadiremo una volta in più”, dicono così fonti vicine a Luigi Di Maio.

Le stesse fonti rimarcano, quindi, la volontà assolutamente strumentale e falsa di modificare ciò che non è mai cambiato da 4 mesi a questa parte. Il testo – ribadiscono- del resto parla chiaro. Cosa c’è dietro la mossa di Salvini allora? Appare sempre più chiara la volontà di agitare le acque e staccare la spina.

 

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