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Referendum, Taverna contro Salvini: “I suoi giochetti non influenzeranno gli elettori”

Paola Taverna punta il dito contro la Lega di Matteo Salvini, sostenendo che nonostante i giochi che il Carroccio sta tentando in questi giorni, gli elettori italiani non si lasceranno influenzare. A pochi giorni dal voto del 20 e 21 settembre sul referendum per l’abolizione dei parlamentari e per le elezioni Regionali, la vicepresidente del Senato ha ribadito la necessità di abbassare il numero dei parlamentari (da 945 a 600) in un’intervista rilasciata a Fanpage durante la quale non ha risparmiato attacchi all’opposizione.

“Questa è una modifica della Costituzione su cui si ragiona da oltre 40 anni. Hanno presentato delle proposte di modifica simili, se non uguali, praticamente tutte le forze politiche. Noi siamo convinti che questa riduzione nel 2020, mantenendo il bicameralismo paritario, riducendo esclusivamente il numero dei parlamentari, e senza stravolgere la Carta costituzionale, possa portare a una gestione dell’Aula e dell’attività legislativa, più agile. Farà in modo che l’assemblea legislativa non sia più pletorica, ma diventi davvero un luogo di dibattito, con numeri adatti, che ne garantiscano finalmente l’efficienza”.La Taverna ha assicurato che, in caso di vittoria del sì, arriverà subito anche una legge elettorale adeguata alla riforma: “Le Camere sono già al lavoro per modificare tutto quello che assicurerà i giusti contrappesi. L’iter della legge elettorale è già partito, il testo base della legge è stato adottato pochi giorni fa dalla commissione Affari Costituzionali. È stato approvato in seconda lettura al Senato la riduzione dell’elettorato attivo, che abbassa a 18 anni l’età per poter eleggere i senatori (oggi bisogna averne 25 ndr). E poi l’accordo con il Partito Democratico per far partire questo governo, e quindi il loro assenso sulla riduzione del numero di parlamentari, nasceva anche sulla possibilità di mettere mano anche ai regolamenti. Noi ci siamo dati come punto di partenza chiaro questa riforma”.Poi l’attacco alla Lega, con Salvini a sostenere a parole il sì e tanti altri esponenti orientati per il no: “Il loro atteggiamento non è altro che un gioco politico, fatto sulla pelle dei cittadini, che sono chiamati a votare su una modifica della Costituzione. La Lega dovrebbe fare un po’ pace con il cervello perché il voto che ha sancito la quarta lettura alla Camera è stato un voto al 98% dell’Aula. Questi sotterfugi servono a poco. Io mi affido al giudizio dei cittadini che credo confermeranno le indicazioni del Parlamento. Questo è un governo che sta lavorando bene, e merita un grande rispetto”.

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