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Tutti contro Renzi: “Ma cosa vuoi fare?”. E la maggioranza blinda Conte

No ad “avventure politiche confuse e senza prospettive”, dice Nicola Zingaretti a Matteo Renzi. Ma il segretario del Pd non vuole nemmeno fare l’ancella di Conte e rivolge un messaggio anche al premier: “Ma ora serve davvero un rilancio dell’azione di governo, a partire dalla stesura del Recovery plan”. Zingaretti poi ribadisce che “il Partito Democratico è fermamente contro atteggiamenti e azioni che rischiano di degenerare in avventure politiche confuse, e in percorsi senza prospettive. Non sarebbe giusto, anche perché c’è da difendere un patrimonio di realizzazioni e indirizzi politici conseguiti, insieme a tutta la maggioranza che sostiene il governo, in questi mesi”.

Quello del segretario dem suona dunque come un vero e proprio avvertimento alla luce delle tensioni interne alla maggioranza dopo l’ennesimo ultimatum di Matteo Renzi, il quale ora sembra avere davvero tutti contro, mentre in molti non riescono a capire quale sia la sua startegia. Vuole fare cadere il governo e trovare un’altra maggioranza in parlamento? Vuole andare a elezioni? Oppure vuole davvero essere incisivo e contare nella partita della gestione del Recovery Fund? Lo stesso segretario dem, infatti, mette in chiaro che non tutto nel piano di Conte va bene e che su molte cose si deve tornare a discutere.

Quali sono le priorità secondo il PD nel Recovery Plan? “Da settimane abbiamo chiesto con grande nettezza e chiediamo tanto più ora, un rilancio dell’azione di Governo, del quale il progetto di Recovery fund è parte fondamentale ma non l’unico. È giunto il tempo di essere coerenti. Sin dal primo giorno abbiamo ribadito che il nostro contributo nell’esecutivo è legato esclusivamente all’obiettivo di cambiare e migliorare il Paese. Nel nostro documento, che costituisce il contributo alla discussione in corso, indichiamo i temi prioritari da mettere al centro della rinascita italiana in discontinuità rispetto al vecchio modello di sviluppo, segnato da decenni da troppe ingiustizie e da una mancanza di crescita”.

Zingaretti ribadisce che “il nostro unico assillo è l’interesse dell’Italia” e assicura che nemmeno un euro del Next Generation Eu verrà sprecato. Ma precisa che serva un cronoprogramma definito per l’adozione di un piano di rilancio economico, che preveda anche il confronto parlamentare e il coinvolgimento del Paese. Intanto oggi, 30 dicembre, intorno alle 14, la delegazione di Iv incontrerà i ministri Gualtieri e Amendola: a loro consegneranno i 61 punti anticipati ieri da Renzi. E il governo traballa…

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