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Renzi inviperito con Conte: “Illazioni squallide, dominato dal rancore”

Matteo Renzi non sta più nella pelle dopo aver ascoltato l’intervista di Giuseppe Conte a Otto e mezzo. Nella serata di lunedì 8 novembre, il leader del M5S è ospite di Lilli Gruber nello studio de La7. L’ex premier battibecca duramente con il vicedirettore dell’Huffington Post, Alessandro De Angelis, che lo accusa di aver preso il potere nel Movimento in modo poco democratico. Conte si difende ma perde a più riprese la pazienza. Stessa reazione che suscita lui stesso in Renzi quando lo accusa di aver preso soldi dai Benetton e da uno Stato estero come l’Arabia Saudita. Accuse che fanno esplodere il suo avversario sui social.

Renzi infuriato con Conte

Giuseppe Conte è assoluto protagonista dell’ultima puntata di Lilli Gruber. Lo stesso De Angelis lo definisce “pimpante” prima di dare il via ad un serrato botta e risposta sulla gestione del M5S che fa saltare la mosca al naso all’ospite della Gruber. Poi, però, Conte decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Renzi? Mi colpisce molto che un senatore prenda soldi da enti pubblici di uno stato estero. Ma lo risolveremo con una legge sul conflitto di interesse. – così attacca il leader di Italia Viva – Mi ha colpito poi che un pagamento arrivi da parte di uno dei Benetton proprio mentre noi ci battevamo contro la concessione di autostrade. Mi chiedo con che stato d’animo Italia Viva possa aver approcciato alla cosa”.

Un doppio riferimento ai soldi presi che fa esplodere Renzi. “L’ex premier Giuseppe Conte attacca con violenza me e Italia Viva sulla revoca delle Autostrade. – si sfoga in un post – Egli sostiene che per la mia attività di speaker con alcuni fondi di investimento non avrei giudicato in serenità l’operato del governo. L’illazione è squallida e dimostra come ormai Conte sia un uomo dominato dal rancore”.

MATTEO RENZI ITALIA VIVA, SULLO SCHERMO GIUSEPPE CONTE – RENZI, “SE IL PREMIER VUOLE I PIENI POTERI RITIRO IL SOSTEGNO”-FOTO ARCHIVIO – fotografo: IMAGOECONOMICA

Parole durissime alle quali Renzi aggiunge una ulteriore considerazione. “Le sue frasi sono false come sarebbe facile dimostrare se solo accettasse un confronto tv. – attacca ancora – Cosa che ha paura di fare. Dice che non si confronta con me perché io non ho consenso e poi mi attacca senza contraddittorio. Se solo non fosse ridicolo, farebbe tenerezza. Voglio che resti agli atti la verità. La revoca delle concessioni autostradali è figlia di una cultura populista e demagogica che ha portato il contribuente italiano a regalare circa 8 miliardi alla società dei Benetton. I Benetton non hanno pagato: hanno incassato, grazie a Conte e al suo populismo”.

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