“Non è che ci sia tutto sto po’ po’ di alternativa oltre il Pd”. Inizia così l’intervento di Matteo Salvini alla convention dei comitati civici di Milano. Un lungo intervento in cui l’ex premier non si è limitato a fotografare la situazione politica della sinistra italiana, ma è andato anche all’attacco di Zingaretti alla sua leadership. Prima di lui aveva sfilato in sala anche il sindaco di Milano Beppe Sala, con cui i rapporti erano però più che freddi.
Renzi accusa il ministro dell’Interno di “alto tradimento”. Eppure non è Salvini l’unico nemico, ma anche i Cinque Stelle. Che, nell’ottica dell’ex premier, non vanno visti come potenziali alleati ma come un rivale che ha rubato voti ai dem, voti che vanno riconquistati in fretta.
Parla da leader, e a chi gli chiede se sia intenzionato a “riprendersi il partito” risponde “Ci stiamo provando”. “Torneremo a vincere – spiega Renzi – Ma sarà lunga e complicata. O torniamo noi a dettare l’agenda o non vinceremo mai più”.Salvini e i fondi dalla Russia? Per il 58% degli italiani è “un caso grave”