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Il destino di Report, la Rai ha preso la sua decisione definitiva: ecco che fine farà Ranucci

Nei giorni scorsi, dopo le dimissioni dell’ormai ex amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, avevano cominciato a moltiplicarsi le voci che Report, il programma di approfondimento condotto da Sigfrido Ranucci, potesse fare la stessa fine di Che tempo che fa di Fabio Fazio. E quindi essere cancellato dal palinsesto Rai. Una decisione che sarebbe stata nel solco della presunta volontà del governo Meloni di occupare militarmente viale Mazzini cacciando via i megafoni della sinistra. Ma ora arriva abbastanza a sorpresa una importante novità che riguarda proprio il destino di Report. Il nuovo ad Roberto Sergio ha deciso.
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Report cancellato Rai Sergio

Report cancellato? La decisione del nuovo ad Rai Roberto Sergio

Il nuovo amministratore delegato della Rai Roberto Sergio, appena nominato dal Consiglio di amministrazione, annuncia infatti la conferma per la prossima stagione non solo di Report, ma anche di altri programmi ritenuti in passato troppo spostati a sinistra. Report dunque non viene cancellato come si temeva. Anzi il programma condotto da Sigfrido Ranucci ottiene la riconferma insieme ad un’altra decina di trasmissioni.

Secondo quanto i apprende, i programmi di approfondimento confermati dall’amministratore delegato della Rai Roberto Sergio sono Chi l’ha visto, che ripartirà il 6 settembre. Cartabianca, al via il 7 settembre. Report che, invece di essere cancellato, riaprirà i battenti dal 23 ottobre. Poi ci saranno anche Fame d’amore dal 13 ottobre, In mezz’ora e a Che ci faccio qui. Per il day time, confermati Linea Verde, I fatti vostri e Tv talk. Per i contenuti digitali andrà ancora in onda Ossi di seppia.

A parte Report di Sigfrido Ranucci che rischiava di essere cancellato prima dell’intervento di Roberto Sergio, tra le forze politiche è scontro senza esclusione di colpi per aggiudicarsi le poltrone Rai. L’ipotesi che la attuale presidente Marinella Soldi, considerata renziana, venga riconfermata non va proprio giù né alla Lega né al Pd. Al partito di Elly Schlein resterebbe comunque la direzione del Tg3 con Mario Orfeo e quella di Andrea Vianello a Radio Uno e ai giornali radio. Il M5S di Giuseppe Conte, invece, forte di un presunto patto stretto con la Meloni, otterrebbe Radio Due per Simona Sala, le Relazioni esterne per Claudia Mazzola e pretenderebbe per Giuseppe Carboni non più Rai Parlamento ma RaiNews24. Per questo il Pd punterebbe alla presidenza della Rai con Antonio Di Bella.
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