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Roma choc: appeso sotto un ponte un fantoccio di Greta Tunberg

Un episodio vergognoso e raccapricciante è andato in scena a Roma. Un fantoccio con le treccine che raffigura l’attivista del clima Greta Thunberg è stato appeso sotto al ponte in via Isacco Newton, in direzione Roma-Fiumicino. Al fantoccio è stato anche attaccato un cartello: “Greta it’s your God”. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i poliziotti del commissariato San Paolo.

“Atto vergognoso” per la sindaca Raggi, la quale ci ha tenuto con un post a esprimere la sua opinione, a prendere le distanze e mandare un messaggio di solidarietà e vicinanza a lei e alla sua famiglia. Nuovi e sempre più pesanti attacchi a Greta Thunberg, quindi.

La sedicenne ambientalista è stata oggetto di preoccupanti attenzioni da parte degli “hater”. Il primo episodio fa riferimento alla visita negli USA dell’ideatrice dei Fridays For Future, più nello specifico in merito alla tappa di Iowa City, mentre il secondo riporta in Italia. Protagonista del primo messaggio d’odio è Matt Baish, insegnante di Scienze presso la Waterloo West High School, che approfittando di un post apparso su Facebook ha commentato l’arrivo ad Iowa City di Greta Thunberg “rimpiangendo” il non avere a disposizione il suo fucile da cecchino.

Un comportamento che è costato l’immediato allontanamento di Baish dal proprio posto di lavoro. Ha dichiarato Tara Thomas, responsabile Relazioni Scuola e Comunità della Waterloo West High School: “La natura del contenuto condiviso porta la discussione al livello di dover mettere il dipendente in congedo amministrativo in attesa di ulteriori indagini”.

Ha suscitato scalpore e profonda indignazione anche da parte della sindaca Virginia Raggi quanto accaduto a Roma nelle scorse ore. Attacchi a Greta Thunberg che stanno assumendo toni sempre più negativi e accesi, soprattutto attraverso i canali social. Un esempio quello che ha visto protagonista su FB l’allenatore dei Giovanissimi A del Grosseto, allontanato dalla sua posizione per avere definito la sedicenne una “troia” che dovrebbe “andare a battere, l’età l’ha”.

Quello dagli USA non è tuttavia il primo attacco da rappresentanti del mondo scolastico. Il preside di una scuola cattolica in Australia ha inviato email a genitori e studenti invitandoli a non credere a Greta in quanto si tratterebbe di una “malata mentale” da cui non ci si deve “far ingannare”.

 

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