Un terremoto in arrivo, con Bruxelles che rischia di ritrovarsi sconvolta, sballottata, cambiata per sempre. Lo promette Matteo Salvini, lo ribadisce Luigi Di Maio. Le prossime elezioni europee potrebbero avere un peso specifico determinante nella storia, con le forze sovraniste mai così forti. E però, ma questo ai gialloverdi forse sfugge, per nulla allineate con quanto predicato in questi mesi da Cinque Stelle e Lega. Sulla carta, tra i vari Orban, Kurz, Le Pen e il nostro governo c’è unità d’intenti, un programma comune, continue pacche sulle spalle a distanza. Dietro le quinte, in realtà, i motivi di attrito non mancano, così come le differenze. Pensare, per esempio, alla questione migratoria. Quella che vede Orban, apparentemente caro amico del nostro Salvini, contrario a un riallineamento che allenterebbe la pressione sugli Stati di primo approdo, come l’Italia.
Mica male per quello che dovrebbe essere un altro prezioso alleato. E ancora: “L’Italia è ancora attaccata alla flebo della Bce. E adesso la Francia e l’Italia pretendono pure il fondo comune dei depositi? Noi siamo totalmente contrari. Così ricominciate a fare debiti. La Lega si sta mostrando troppo debole su questo. Propone l’Italia First, lo capisco. Ma non può proporre follie, poi smentite, come la cancellazione di 250 miliardi di debito”. Il modello italiano, insomma, non sembra piacere proprio a nessuno dei suoi presunti alleati, che già prendono le distanze. Intanto, sul fronte interno, Salvini va alla conquista del Trentino Alto-Adige riaccendendo i focolai di secessione dall’Europa. La stessa Europa che quella regione ha tenuto unita negli anni, a fatica, senza la quale le spinte separatiste tedesche si farebbero fortissime. Altre contraddizioni del sovranismo delle nostre parti.Salvini e il piano segreto per distruggere l’Europa. Vento sovranista da Nord…