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Salvini tira ancora in ballo la Madonna, ira dei cattolici: “Basta, serve resistenza religiosa”

Non tutti i cattolici stanno vedendo di buon occhio il fatto che Salvini tiri in ballo continuamente la Madonna per questioni che con la religione hanno poco a che fare. L’ultimo episodio, sconcertante, è avvenuto il 5 agosto, giorno in cui è stato approvato il cosiddetto “decreto sicurezza-bis“. Una legge che ha dato vita a migliaia di polemiche per il fatto che di fatto vieta di salvare vite. E la Madonna, con una legge che vieta di salvare vite, sembra proprio non entrarci nulla. Eppure Salvini ci ha tenuto a ringraziare anche lei per il fatto che la legge sia passata.

“5 Agosto, è il giorno in cui è nata Maria Santissima. Auguri Mamma”. È quasi mezzanotte, è stato appena approvato il Dl Sicurezza bis e il ministro dell’Interno pubblica sui social questo messaggio accompagnato dal volto della Madonna.

“Il decreto sicurezza, più poteri alle forze dell’ordine, più controlli ai confini, più uomini per arrestare mafiosi e camorristi, è legge – scrive il vicepremier su Twitter – , Ringrazio voi, gli italiani e la Beata Vergine Maria“. Un tempismo e un accostamento, quello del ministro, che non sono andati giù al mondo cattolico, da sempre contrario al decreto, che ha deciso di reagire. Tra i commenti più forti c’è quello di Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica, la rivista dei Gesuiti.

“Questo è tempo di resistenza umana, civile e religiosa“, twitta. E non è tutto, su Instagram pubblica un’immagine dalla forte valenza politica. Ritrae una Madonna che indossa il giubbotto di salvataggio, ha le mani in preghiera ed in piedi sopra un gommone in mezzo al mare. La vignetta è stata presa in prestito dal vignettista Mauro Biani.

Presa di posizione netta contro il decreto bis e la scelta di Salvini di ringraziare la Madonna per la sua approvazione, anche da parte de L’Avvenire: “(In)sicurezza al bis” è il titolo di prima pagina scelto dal giornale dei vescovi. Non è la prima volta che il mondo cattolico critica il ministro per l’uso, che definiscono “strumentale”, di riferimenti cattolici. Ne sono un esempio gli articoli, le dichiarazioni, i commenti fatti durante la campagna elettorale, quando il leader della Lega durante i comizi ha sfoggiato rosario e Bibbia.

“Mentre il capopolo della Lega esibiva il Vangelo, un’altra nave carica di vite umane veniva respinta e le Nazioni Unite ci condannavano per il decreto sicurezza”, scriveva a maggio Famiglia Cristiana. “Io credo che la politica partitica divida, Dio invece è di tutti. Invocare Dio per se stessi è sempre molto pericoloso”, diceva invece il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.

Il ministro oggi non replica alle reazione del suo gesto. A chi però gli fa notare che il compleanno della Vergine Maria non è il 5 agosto, come ha scritto sui social, bensì l’8 settembre, il ministro replica: “Il 5 agosto per chi è stato a Medjugorie rappresenta il compleanno della Vergine Maria”.

Occorre però precisare a questo proposito che la Chiesa non si è pronunciata ufficialmente sulle apparizioni di Medjugorie e che quindi Salvini stia calcando la mano su una questione che la Chiesa non ha ancora approvato.

 

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