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L’ombra di Salvini e Renzi dietro la spaccatura di Forza Italia: le rivelazioni di una fonte

L’operazione Brugnaro-Toti che ha portato alla spaccatura di Forza Italia è solo la punta dell’iceberg. Nel centrodestra c’è fermento, e il vero mattatore è Matteo Salvini, desideroso di vincere sì le elezioni, ma da protagonista. E il boom di Giorgia Meloni rischia di scombinargli i piani. Per questo la voce sulla possibile nascita di “Lega Italia”, con Salvini segretario e Berlusconi presidente onorario, è un’idea più che concreta per arginare FdI. Ma per arrivare a “Lega Italia” nel modo che gli è più utile e congeniale, Salvini ha sta mettendo in pratica un’operazione molto fine. Già, perché non è assolutamente vero come qualcuno sostiene che dietro l’operazione Toti-Brugnaro ci sono ambienti di Forza Italia vogliosi di sganciarsi da Silvio Berlusconi. La verità, spiega una fonte molto bene informata sui fatti a Tpi, è che la “manina” che si intravede dietro l’operazione è quella di Matteo Salvini. (Continua a leggere dopo la foto)

L’intento è infatti quello di indebolire il partito azzurro, costringerlo alla resa per poi andare a trattare meglio con Berlusconi. “Il leader della Lega – si legge nell’articolo a firma di Marco Antonellis – sta utilizzando il bastone e la carota con Forza Italia: da un lato la indebolisce guardando con interesse ai fuoriusciti, dall’altro lato però telefona al Cavaliere per chiedergli di unire le forze in vista delle prossime elezioni (e Berlusconi non l’avrebbe nemmeno presa troppo bene, se è vero come è vero che dopo la telefonata ha esclamato: “Se vuole prendersi Forza Italia è perché pensa che io ormai sia un un ex leader politico”)”. (Continua a leggere dopo la foto)

Il perfetto tempismo tra l’operazione Toti-Brugnaro e le telefonate con le proposte di Salvini a Berlusconi non sono affatto casuali. “Ma l’obiettivo dell’operazione salviniana è molto più ambizioso perché punta un domani ad inglobare anche l’Udc di Lorenzo Cesa e a stringere accordi anche con Matteo Renzi. Il “lodo Verdini”, dal nome dell’ideatore dell’operazione, prevede infatti anche l’adesione al progetto del senatore di Rignano sull’Arno. I due, Renzi e Salvini, vanno d’amore e d’accordo come non mai. Non per niente, come rivelato da TPI, i due si sono visti a casa degli Angelucci durante una festa di compleanno e hanno conversato a lungo, anche con i padroni di casa”. (Continua a leggere dopo la foto)

E qui entra in ballo l’editoria, perché come i ben informati sanno “il nuovo assetto di Libero è prodromico al partitone unico di centrodestra….”. Ecco perché Sallusti insieme a Feltri. Ed ecco perché non si è ancora trovato il nome del nuovo direttore de Il Giornale: “Poi c’è la partita Corriere della Sera: come anticipato nelle scorse settimane dal nostro giornale, gli Angelucci ci stanno facendo più di un pensierino. Insomma, il rimescolamento di carte in ambito editoriale è prodromico alla nascita del partitone unico di centrodestra che, se nascerà, vedrà Salvini segretario e Berlusconi presidente onorario”.

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